“Abbiamo bisogno di speranza. Di futuro. Di voltare pagina. Ma poi quando ce l’abbiamo a portata di mano stentiamo a riconoscerla. Parlo anche per me.
Mi chiama un amico e mi chiede chi finanzia la nostra campagna elettorale.
Mi chiede se i grandi imprenditori daranno un contributo.
Gli dico di no, che abbiamo puntato sul crowdfunding, sulle piccole donazioni dei cittadini perché vogliamo essere liberi da condizionamenti. Ma vedo in lui, che pure invoca una nuova politica, della perplessità”-
Lo ha dichiarato ieri su fb Ferruccio Sansa, candidato presidente di Pd-M5S-Sinistra alle elezioni regionali 2020.
“Una signora – ha aggiunto il figlio dell’ex sindaco di Genova – mi ferma per strada e mi domanda perché Toti ha inondato le città di manifesti mentre noi siamo meno presenti.
Le rispondo che noi non vogliamo spendere una fortuna in propaganda, che non vogliamo convincere la gente con slogan e promesse vuote. Noi abbiamo fiducia nella nostre idee. Ma vedo il dubbio nei suoi occhi.
Ed ecco un giornalista che mi domanda la ragione dell’assenza finora dei big di partito.
Ci hanno forse abbandonato? Non credono in noi? No, niente affatto.
Rispondo che il senso di una candidatura civica è questo: ci lega ai partiti un patto forte e leale.
Abbiamo condiviso un programma ambizioso. Ma nessuno ha cercato di condizionare, nessuno ha avanzato richieste sconvenienti e richiesto poltrone. Nessuno ha imposto la sua presenza. Il cronista pare scettico.
E c’è chi mi domanda perché i volti noti del potere che domina la Liguria da decenni stanno con Toti.
Non sarà presagio di sconfitta? Gli rispondo che, per esempio, molti imprenditori di valore mi hanno dimostrato fiducia e credono nella nostra proposta.
Stanno con noi. Ma in questa fase di campagna elettorale vogliono farlo restando dietro le quinte e lo capisco. Aggiungo che essere sostenuti dai vecchi volti del potere, quelli che hanno già cambiato mille bandiere e credono solo nella propria, a noi non interessa. Restino con gli altri, a noi va bene.
Lo ammetto, io stesso ho dubitato: siamo così abituati ai vecchi schemi che stentiamo a liberarcene. Abbiamo invocato una politica nuova. Abbiamo sempre detto che eravamo stanchi di slogan e false promesse. Abbiamo creduto di poter affrontare la sfida con forze nuove. Abbiamo sempre sostenuto che bisogna affidarsi alle competenze piuttosto che al potere e alle appartenenze.
Ecco, adesso sta succedendo. Adesso lo stiamo realizzando. È tutto a portata di mano.
Abbiamo individuato candidati nuovi e preparati. Con le forze che ci sostengono abbiamo elaborato un programma forte e coraggioso: leggetelo, è sul nostro sito. Altri impegni importanti presto arriveranno, proposte innovative capaci di cambiare il volto della Liguria.
Ora bisogna liberarci dai vecchi schemi. Dobbiamo crederci. Noi primi. Crederci nel profondo.
La scelta non è tra Toti o Sansa. Ma tra due modelli opposti di Liguria.
Noi proponiamo un progetto nuovo che guarda all’ambiente come motore dell’economia e del lavoro, che vuole garantire cure di qualità a tutti con la sanità pubblica. Un programma che garantirà trasporti migliori anche con forme di mobilità nuove e pulite. Un progetto che coinvolgerà tutti e cambierà il volto della nostra terra.
La speranza quando arriva bisogna riconoscerla. È il passo decisivo, il più complesso. Ma nei volti che ci accolgono nei paesi e nelle città vedo sempre più fiducia.
Riconosco il desiderio di rendere concreta la speranza. Cambiare, davvero. L’occasione è adesso”.