L’ex ministro Claudio Scajola oggi è stato assolto in Tribunale a Imperia perché il fatto non sussiste dal reato di “finanziamento illecito a singolo parlamentare”.
L’ex ministro di Forza Italia era accusato di aver ottenuto sconti particolari sui lavori di ristrutturazione di Villa Ninina, la residenza imperiese di famiglia.
La sentenza è stata emessa dalla giudice Caterina Lungaro a conclusione della replica del pm Alessandro Bogliolo, che in requisitoria aveva già chiesto l’assoluzione.
La giudice ha assolto anche Ernesto Vento, titolare dell’azienda che eseguì gli interventi a partire dal 2004. L’accusa sosteneva che i pagamenti per la ristrutturazione della villa sarebbero stati inferiori al valore effettivo.
Scajola aveva sempre negato gli addebiti e il perito in Tribunale definì “congrue” le cifre pagate da Scajola.
L’ex ministro è stato anche assolto dall’accusa di “arricchimento patrimoniale in capo al singolo parlamentare” per il presunto ritardo con cui pagò i 705 mila euro dello stato di avanzamento dei lavori con il contestato danno patrimoniale dell’impresa e mancato pagamento degli interessi.
“Non posso non ricordare – ha commentato l’ex ministro Scajola – chi mi è stato vicino sempre, così come, con un po’ di tristezza, non riesco a dimenticare chi ci ha speculato sopra e coloro, a me vicini, che non mi sono stati vicini”.