Fino al 5 Febbraio a Palazzo Fascie si celebra “Voci dell’olocausto” grazie alla Biblioteca Universitaria di Genova e ANPI Sestri Levante
Dopo il grande successo di pubblico delle iniziative legate alla mostra “Rubens a Genova” Palazzo Fascie di Sestri Levante propone due nuove importanti mostre frutto di una nuova e importante collaborazione con la Biblioteca Universitaria di Genova.
Sabato 21 gennaio, alle 17, Comune di Sestri Levante e Mediaterraneo Servizi, tramite il MuSel – Museo archeologico e della città e il Sistema Bibliotecario Urbano, ANPI – Sestri Levante e la Biblioteca Universitaria di Genova, inaugurano due mostre negli spazi espositivi di Palazzo Fascie: “I simboli cuciti nelle vesti.
Internati per la fede: i testimoni di Geova” a cura di Domenico Criaco in sala Bo, al primo piano, e “Voci dell’Olocausto”, a cura di Alberto Nocerino in sala Espositiva, al secondo piano. A completamento delle esposizioni il Sistema Bibliotecario Urbano propone una mostra bibliografica con una raccolta insolita di volumi dedicati al tema, una serie di libri da conoscere, da sfogliare e di cui leggere le citazioni.
Dichiara Maria Elisa Bixio, assessora alla Cultura del Comune di Sestri Levante: “Ogni anno la Giornata della Memoria ci ricorda quanto sia fondamentale attraverso la conoscenza creare quegli anticorpi per riconoscere i segnali e non commettere più gli stessi errori ed orrori del passato. Le mostre che ospitiamo a palazzo Fascie, cuore della nostra identità e storia, in collaborazione con la Biblioteca Universitaria di Genova e con la sezione ANPI di Sestri levante hanno proprio l’intento di coltivare quella memoria collettiva così indispensabile alla costruzione del ponte fra quello che è stato e l’oggi per continuare a rafforzare valori di libertà e giustizia di rispetto ponendo al centro la dignità delle persone. Fare memoria per questo diventa fondamentale, un patrimonio per tutti noi che va onorato, curato e donato. Il mio ringraziamento oggi va a quanti hanno contribuito a realizzare questo momento di Memoria approfondendo la storia per trarne insegnamenti”.
La mostra “I simboli cuciti nelle vesti”, curata da Domenico Criaco, e allestita in collaborazione con l’Associazione Poliedrica di Chiavari, vuole ricordare lo sterminio criminale effettuato da parte dalla Germania nazista, a partire dal 1933, contro coloro che erano considerati “diversi”; in particolare l’esposizione illustra la persecuzione della minoranza religiosa dei Testimoni di Geova sotto il regime nazista. Ogni prigioniero era infatti “etichettato” con un simbolo cucito sia sui pantaloni sia sulla casacca a strisce per esser poi facilmente riconosciuto e i Testimoni di Geova avevano un triangolo viola, che i nazisti cucivano sulle loro vesti.
Nell’immane tragedia dell’Olocausto la vicenda dei Testimoni di Geova è quella forse meno conosciuta tanto che questi ultimi sono stati definiti “i dimenticati dalla storia”. Lo storico Claudio Vercelli ha sottolineato come nel 1937 essi furono addirittura “il gruppo più consistente di prigionieri in alcuni dei campi di concentramento costruiti in Germania”. Furono perseguitati tutti, indistintamente, uomini e donne, vecchi e bambini. Fin dal 1933 i Testimoni denunciarono l’esistenza dei campi di concentramento tramite varie pubblicazioni tra cui la loro rivista oggi nota con il nome di “Svegliatevi!” e probabilmente furono proprio queste denunce a costare loro una persecuzione ancora più accanita.
“Voci dell’Olocausto” a cura di Alberto Nocerino, sempre della Biblioteca Universitaria di Genova, è invece strutturata come un percorso alfabetico secondo l’alfabeto latino affiancato, se possibile, all’alfabeto ebraico, con 25 pagine tratte dal “Dizionario dell’Olocausto”, volume a cura di Walter Laqueur e Alberto Cavaglion, la cui edizione è presente anche nella Biblioteca Fascie Rossi di Sestri Levante. Nel percorso espositivo emergono frammenti di voci, lemmi e persone che consentono di andare incontro a tutte le diversità e alla Letteratura che dall’alfabeto si è generata.
A completamento di quest’ultima mostra, il Sistema Bibliotecario Urbano propone una mostra bibliografica tratta dalla bibliografia sulla Shoah, una piccola selezione dal Sistema Bibliotecario di Sestri Levante, con libri volutamente insoliti dedicati al tema accompagnati da citazioni dedicate.
Il Comune di Sestri Levante e Mediaterraneo Servizi, con il MuSel e il Sistema Bibliotecario Urbano, ANPI di Sestri Levante – Sezione Brigata Zelasco e la Biblioteca Universitaria di Genova, e con il patrocinio dell’associazione Poliedrica, che ha sede a Chiavari ed è dedicata proprio alla condivisione del sapere e della cultura, hanno allestito le due mostre in occasione della Giornata della Memoria ed entrambe le esposizioni saranno visitabili gratuitamente fino a domenica 5 febbraio con orario di apertura 9 – 13 e 14 – 17. Sono previste anche visite per le scuole su prenotazione a cura di ANPI di Sestri Levante – Sezione Brigata Zelasco.
Il MuSel – Museo archeologico e della città è visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17: domenica 5 febbraio, ultimo giorno di apertura delle mostre, il MuSel sarà a ingresso gratuito.