E’ stato effettuato con successo il trasporto di un piccolo di 18 mesi, dalla Terapia intensiva del Children’s Hospital di Skopje, in Macedonia, alla Terapia Intensiva del Gaslini di Genova.
Il bambino è affetto da un tumore epatico molto voluminoso, che provoca anche importanti disturbi respiratori, per il quale nei giorni scorsi la famiglia e i medici macedoni avevano lanciato una richiesta di aiuto alla direzione generale dell’ospedale Gaslini per il tramite di conoscenze locali della famiglia e per l’interessamento di Daniel Risso e della Croce Verde Genovese.
“L’Istituto Gaslini si conferma un punto di riferimento nel mondo – afferma il presidente e assessore alla Sanità di Regione Liguria Giovanni Toti – per le più complesse patologie neonatali e infantili. Il nostro pensiero è rivolto al piccolo paziente, ora nelle mani di medici eccezionali, che si prenderanno cura di lui e della sua mamma. Per questo ci siamo subito attivati, dando il via libera all’utilizzo del fondo di Regione Liguria istituito per consentire interventi come questo, prestando tutte le cure necessarie ai minori stranieri che ne avessero bisogno: se ci fosse anche solo una possibilità, va tentata per salvare la vita di un bambino. Un sentito ringraziamento a tutti i soggetti che hanno contribuito alla riuscita di questa missione all’estero degli specialisti del nostro Irccs pediatrico, di cui siamo davvero orgogliosi.”
L’equipe di trasporto della UOC Terapia Intensiva Neonatale e Pediatrica del Gaslini diretta dal dottor Andrea Moscatelli, si è recata in Macedonia per assistere il piccolo durante il trasporto aereo, realizzato grazie all’aeroambulanza organizzata e finanziata da Flying Angels Foundation. La onlus specializzata nel trasferimento aereo di bambine e bambini gravemente malati, si è tempestivamente attivata per garantire il trasporto di emergenza, a partire dal supporto per l’ottenimento dei visti sanitari necessari, in una situazione internazionale resa particolarmente complessa dalla pandemia.
Il piccolo è adesso ricoverato con la mamma presso il reparto di Terapia intensiva del Gaslini, nell’area destinata all’ospitalità dei pazienti esteri che devono sottoporsi a quarantena ai fini del controllo dell’infezione da Covid-19. Il bambino sarà da subito sottoposto a trattamenti intensivi per l’insufficienza epatica e respiratoria e a chemioterapia per il trattamento della neoplasia epatica.
Il trasporto dall’Aeroporto di Genova all’Istituto Giannina Gaslini è avvenuto nel rispetto delle vigenti norme di isolamento COVID, grazie al supporto della Croce Verde Genovese e di tanti volontari. Sarà assicurata la quarantena del paziente e della mamma, per la quale è garantita l’accoglienza e la copertura delle spese di vitto e alloggio grazie a fondi dell’associazionismo privato.
Regione Liguria ha concesso l’utilizzo dei fondi regionali per le cure necessarie che si prevede dovranno proseguire per diversi mesi: la copertura delle spese mediche è garantita attraverso il fondo regionale a favore di pazienti stranieri (“Programma Assistenziale regionale per l’erogazione di prestazioni sanitarie a favore di pazienti stranieri per il triennio 2018/2020” ex DGR 103/2018).
Una lunga catena di solidarietà che dalla Liguria ha raggiunto la Macedonia per dare una possibilità di guarigione ad un piccolino che non poteva essere curato nel suo Paese.