“Oggi nel bollettino risultano due i casi positivi e 21 casi in meno, rispetto a ieri, ma abbiamo rilevato un cluster nel savonese i cui dati si stanno concretizzando e che comporta, al momento, 18 nuovi contagi per i quali sono stati effettuati oltre 100 tamponi di verifica”.
Lo ha comunicato stasera il governatore ligure Giovanni Toti e l’assessora regionale alla Sanità Sonia Viale insieme al commissario straordinario di Alisa Walter Locatelli e al responsabile prevenzione dell’azienda Filippo Ansaldi.
Il nuovo focolaio si è verificato in un ristorante di Savona che è stato precauzionalmente chiuso, dove, nei giorni scorsi, due tavoli di avventori sono risultati positivi al Covid-19.
Tra i 18 positivi al coronavirus, oltre al pallanuotista azzurro Matteo Aicardi, alcuni dipendenti del ristorante e due infermiere della Pediatria di Savona.
Il contagio sarebbe avvenuto durante una cena: le due infermiere erano sedute a un tavolo accanto a quello del pallanuotista.
Nel paese natale di Aicardi, Tovo San Giacomo, sono 3 le persone in isolamento preventivo, mentre nella vicina Giustenice (dove vive la madre del campione della Pro Recco e della Nazionale) sono 5 le persone sottoposte alle misure di prevenzione sanitaria per aver avuto contatti con l’atleta negli ultimi giorni.
Secondo quanto riferito, il centroboa della Pro Recco è stato ricoverato in ospedale con sintomi lievi, ha la febbre e sta bene.
“Al momento nessuna delle persone positive – ha aggiunto Toti – sta male e non vi sono situazioni critiche dal punto di vista clinico. Stiamo procedendo a tracciare la catena epidemiologica sulla base della provenienza delle persone ai due tavoli. E’ evidente pertanto che già da domani nel bollettino i nuovi casi positivi saranno presenti e saranno riconducibili al cluster savonese”.
“Il sistema di controllo di Alisa ha funzionato al meglio e con straordinaria tempestività – ha sottolineato Viale – le 18 persone risultano sparse nella provincia di Savona, ma non si tratta di un cluster localizzato in una città sola, ma sparpagliate in più di una decina di località del savonese.
Per quanto riguarda il fattore di rischio siamo in quadro di assoluta tranquillità con il fattore R(t) a 0,67.
Abbiamo ritenuto di dare conto di questa attività effettuando un attento tracing sul territorio della ASL 2 Savonese che, tra l’altro, ha maturato un’esperienza anticipata rispetto alle altre ASL liguri. L’obiettivo di tutti è infatti quello di circoscrivere il virus.
Un’attività di vigilanza che si accompagna alla ripresa delle normali attività sanitarie, tra cui la riapertura molto attesa dei CUP”.