In merito all’inchiesta per truffa sui “grossolani” falsi Modigliani esposti al pubblico come se fossero veri, i responsabili di Palazzo Ducale si sono sempre dichiarati “parte lesa”.
In merito alle successive richieste di rimborso dei biglietti avanzate dalle associazioni dei consumatori, ieri i vertici della Fondazione Palazzo Ducale hanno replicato così.
“Premesso che Palazzo Ducale comprende e condivide lo stato d’animo e le ragioni dei richiedenti, sono necessarie alcune precisazioni. La Procura di Genova ha iscritto nel registro degli indagati alcuni soggetti, tra l’altro, per truffa ai danni della Fondazione Palazzo Ducale, definita nel procedimento ‘parte lesa’.
Tutti gli incassi relativi alla bigliettazione e al bookshop sono stati di competenza di MondoMostre-Skira, organizzatore della mostra, cui va rivolta pertanto ogni richiesta di rimborso.
La consulenza di Isabella Quattrocchi (la super esperta che insieme ad altre due esperte nominate dalla procura hanno confermato la falsità dei Modigliani sequestrati dopo le denunce dei massimi esperti di Modì Pepi e Restellini, ndr) è appunto una consulenza di parte e non costituisce prova.
Ciò detto, la Fondazione è certamente disponibile a ricevere subito i rappresentanti di Assoutenti per definire, come da loro richiesta, un percorso condiviso che consenta di fornire ai visitatori della mostra le più corrette risposte nella tutela dei loro diritti”.