C’è anche l’iconica fontana di piazza De Ferrari, a Genova, tra gli oltre 2.000 monumenti che, oggi, saranno illuminati per tutta la giornata per dire no alla pena di morte.
Una giornata per ricordare che il 30 novembre 1786 venne abolita, per la prima volta, la pena di morte in uno Stato, il Granducato di Toscana, ma anche una mobilitazione mondiale in favore di Kenneth Smith, detenuto nel braccio della morte in Alabama, la cui esecuzione con l’azoto è stata fissata il prossimo 25 gennaio.
A spingere il capoluogo ligure ad aderire alla campagna è stata la Comunità di Sant’Egidio genovese, che ha organizzato un sit-in in piazza Matteotti per domani alle 18, per ascoltare la testimonianza di Gary Drinkard, che ha trascorso quasi sei anni nel braccio della morte dell’Alabama per un crimine che non ha commesso.
A seguire, alle 19.30 nella Basilica dell’Annunziata, una veglia di preghiera per tutti i condannati a morte.
“Dal 1786 molta strada è stata fatta nel cammino che porta all’abolizione della pena capitale nel mondo – hanno riferito dalla Comunità di S. Egidio – ma tanto si può e si deve fare ancora contro questo strumento altamente inumano oltre che inutile, di cui non si è mai dimostrata l’efficacia come deterrente, mentre degrada la dignità degli Stati, riducendoli a meri esecutori di ingiustizia”.