Questa settimana si riunirà la commissione portuale poi, nei primi giorni della settimana che va dal 27 maggio al 1° giugno, la commissione ispettiva voluta dal Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture approderà negli uffici di Palazzo San Giorgio, sede dell’Autorità di sistema portuale del Mar ligure occidentale guidata oggi dal commissario straordinario Paolo Piacenza.
L’ex segretario generale dell’ente e attuale commissario straordinario risulta indagato per abuso d’ufficio nell’ambito della maxi inchiesta della Dda e della Procura della Repubblica di Genova su presunti fatti di corruzione del 2020-21 che martedì 7 maggio ha portato agli arresti del governatore ligure Giovanni Toti (ai domiciliari), l’imprenditore portuale Aldo Spinelli (ai domiciliari), l’ex presidente dell’Autorità portuale e attuale amministratore (sospeso) di Iren Paolo Emilio Signorini.
Paolo Piacenza sarebbe indagato non per la presunta corruzione, ma soltanto per una presunta omessa denuncia in riferimento all’incremento tariffario accordato dall’allora presidente Signorini alla società dell’indagato Mauro Vianello, presidente di Ente Bacini e considerato l’uomo del Pd, titolare del 54,19% delle quote dell’impresa Santa Barbara attiva nel settore trasporti e comunicazioni e specializzata nei servizi di prevenzione, vigilanza e primo intervento antincendio nel Porto di Genova.
Secondo gli inquirenti, a fronte di un provvedimento che disponeva l’aumento della tariffa oraria per le prestazioni del servizio integrativo della società, l’allora presidente Signorini avrebbe ricevuto da Vianello soldi e regali costosi.
Mauro Vianello, indagato nell’ambito della maxi inchiesta su corruzione, ha già presentato istanza di revoca delle misure interdittive al Tribunale del Riesame.
Non è tutto. Perché la gip Paola Faggioni nella sua ordinanza di custodia cautelare ha sottolineato che “nel corso delle indagini è mersa la piena consapevolezza da parte di Signorini, Piacenza e dei funzionari dell’Autorità portuale dell’occupazione abusiva da parte di Spinelli dell’area dell’ex Carbonile”.
Il Mit potrebbe volere attendere le eventuali dimissioni di Piacenza oppure sostituirlo con la nomina di un nuovo presidente, ma c’è da superare lo scoglio burocratico della temporanea “assenza” del governatore ligure in carica, che secondo la norma deve esprimere l’intesa sul nome scelto dal ministero.
Al momento, infatti, l’interim della presidenza di Regione Liguria è affidato al vicepresidente della giunta Alessandro Piana (Lega), che resta tale in attesa delle ipotetiche e non scontate dimissioni di Toti.