Il Comune di Genova anticiperà i soldi per la messa in sicurezza del civico 65 di via Portazza a Quezzi, che dal 27 novembre 2016 è prospiciente ad una grossa frana. I lavori, però, dovranno essere pagati dai cittadini.
Si tratta di un’area privata e, non sussistendo un reale rischio di crollo, Tursi non potrà intervenire per somma urgenza ma solo ‘in danno’.
Un gruppo di cittadini ha chiesto un incontro con l’assessore comunale ai Lavori pubblici Paolo Fanghella che ha dato la propria disponibilità ad intervenire nella “maniera più rapida possibile”.
“Faremo il possibile per andare incontro ai cittadini anche con delle rateizzazioni – ha spiegato Fanghella – ma non possiamo sostenere noi la spesa, la Corte dei Conti ci contesterebbe”.
I lavori di consolidamento sarebbero dovuti partire ad inizio estate, ma sembra ci siano dei ritardi. Per questo il Comune farà scattare due ordinanze. La prima per il monitoraggio degli edifici e l’altra per l’esecuzione delle opere.
Dopo tre giorni dall’ordinanza Tursi attiverà la procedura in danno ed incaricherà un progettista per redigere il progetto per avere un quadro economico del reale costo dell’opera.
I costi verranno comunicati a tutti i residenti interessati; successivamente verranno avviate tutte le procedure di progettazione ed approvazione amministrative per iniziare i lavori, entro 70 giorni.
Infine i lavori dureranno 120 o 130 giorni e dovranno mettere nella totale sicurezza il fronte franoso e monitorare lo stabile. Secondo alcune stime sembra che, per la messa in sicurezza, serviranno almeno 130 mila euro. (nella foto LN: la frana di Quezzi).