“Raccolgo e mi associo pienamente all’appello dei ‘Fridays for Future’ e delle maggiori associazioni ambientaliste genovesi che, in una recente lettera al Ministero dei Trasporti, hanno denunciato l’incoerenza del Piano urbano della mobilità sostenibile (PUMS), così come approvato lo scorso luglio da Città Metropolitana di Genova. È purtroppo vero: la riduzione del CO2 è distante dagli obiettivi internazionali; si fa poco o nulla per ridurre la mobilità di auto e motocicli; le misure per favorire il trasporto pubblico sono incoerenti e vanno in tutt’altra direzione”.
Lo ha dichiarato stamane la capogruppo regionale Alice Salvatore (M5S) rispondendo all’appello delle associazioni ambientaliste genovesi e in particolare dei “Fridays for Future” che per oggi, a partire dalle 14.30, anziché il consueto corteo, hanno organizzato una conferenza alla “Sala Quadrivium” (piazza Santa Maria) per dare voce alla scienza e alla corretta informazione in merito a consumismo e cambiamenti climatici.
“Come M5S – ha aggiunto Salvatore – avevamo già segnalato che il piano della giunta Bucci non rispetta i criteri necessari: non c’è nessuna azione contro lo sforamento di inquinanti come il biossido di carbonio e l’ozono. Nell’ultimo anno, questo limite è stato sforato per 103 giorni quando il limite massimo è 25.
Il Piano, per il quale sono stati chiesti al Governo 650 milioni di euro, è incoerente e tradisce in pieno quanto promesso in campagna elettorale e quanto affermato in Consiglio comunale, dove grazie ai consiglieri M5S c’è stato un voto all’unanimità alla mozione per la tramvia.
Da parte mia, massima disponibilità e totale adesione alla denuncia di WWF, Fridays for Future, Legambiente Liguria, Mobìge e Sì Tram: sì alla tramvia, dunque, e no al filobus che altro non è che un doppione dell’autobus e come tale non risolve il problema della mobilità cittadina.
Per uscire da questa crisi gravissima per la quale dobbiamo ringraziare i comitati d’affari e i gestori privati delle concessioni pubbliche, che antepongono sempre il profitto al loro dovere di garantire il servizio pubblico, la via maestra per Genova è l’attivazione della tramvia.
È una soluzione ottimale sia per risolvere i problemi di viabilità, sia per rendere gli spostamenti più veloci e semplici e permettere ai genovesi di tutte le età di arrivare a destinazione in tempi brevi. Non ultimo per ridurre veramente e sensibilmente le emissioni e l’inquinamento.
Sulla questione ‘tram sì-filobus no’, sono in stretto contatto con il sottosegretario al MIT Roberto Traversi: farò di tutto e mi spenderò affinché il denaro pubblico non sia sprecato e non sia finanziata un’opera sbagliata. Per la vera riduzione delle emissioni e dunque dell’inquinamento e per la riqualificazione e il decoro urbano la risposta è il trasporto su rotaia. Vale a dire: il tram in città e il treno per spostarsi fuori”.