E con questa sono 700. 700 vittorie in Serie A, in 72 anni e una manciata di giorni di storia blucerchiata. E non c’era modo migliore per festeggiarla che aggiungendo un nuovo capitolo: quello del successo più largo di sempre.
La Sampdoria rovina al Frosinone il debutto allo “Stirpe”, cogliendo i primi tre punti in trasferta dal 3 aprile scorso. Una vita fa. Lo fa segnando a mitraglia e mettendo in luce un attacco senza paragoni, il migliore della A. Come da migliore della A sono le statistiche di Quagliarella: sempre più nel pantheon del calcio italiano, al 39° posto della classifica all time dei bomber.
Festeggiamenti. Aveva annunciato qualche cambiamento Giampaolo e così è: non solo perché per la prima volta si vede la maglia nerocerchiata; ma anche perché in difesa c’è Colley al posto di Tonelli, mentre sulla trequarti fa il suo esordio in campionato Caprari. Dall’altra parte Longo – alla disperata caccia dei primi gol dopo tre partite a secco – conferma il suo 3-5-2: occhi puntati sugli attaccanti Ciano e Perica. Ma anche e soprattutto sull’intramontabile Quagliarella, che all’11’ scarta un cioccolatino di Barreto e festeggia in un sol colpo l’1-0 e il 50° gol in maglia blucerchiata. Insomma, siamo partiti bene. Lo conferma anche l’ottimo tempismo in uscita di Audero, che sventa subito un’iniziativa di Perica. Nel frattempo, Defrel non vuole essere da meno del compagno di reparto e fa ammattire mezza squadra avversaria: ne fa le spese Mattiello, subito ammonito (17′).
Pit-stop. Al 20′ il Doria se la vede brutta: Audero con la punta delle dita e un po’ di collaborazione della traversa riesce a salvare sulla combinazione Soddimo-Brighenti, con il difensore libero di colpire di testa in mezzo all’area. Intanto la partita si inasprisce: falli e gialli si moltiplicano. In sequenza finiscono sul taccuino dell’arbitro Defrel e Brighenti; mentre Quagliarella deve fare un pit-stop a bordocampo per una bella botta. Niente che non possa essere superato dopo un quarto d’ora negli spogliatoi.
Tridente. E se mai ci fosse un dubbio sulle condizioni del capitano, basta aspettare due minuti nella ripresa per vederlo ispirare la splendida volée di Caprari, che scarica alle spalle di Sportiello un gol da vedere e rivedere. Il Frosinone è intontito all’angolo e la Sampdoria allora sgancia il sinistro da k.o.: Defrel pianta sul posto Krajnc e poi fionda la palla in rete: 3-0 (58′). Una giocata spaventosa per il francese. Tutto il tridente è andato a segno, e potrebbe rifarlo, se solo Caprari non fosse costretto al cambio poco dopo per uno scontro con Brighenti (dentro Ramírez al 59′) e Quagliarella non venisse richiamato in panchina per dare spazio a Kownacki (65′). L’unico reduce, Defrel, prova ancora a mitragliare: Sportiello si salva in angolo. È il 69′.
Corona. Giampaolo fa alzare Vieira al 70′ (al posto di Ekdal), Longo risponde con il beniamino di casa Ciofani per Perica cinque minuti più tardi. Hallfredsson conferma la serata no dei gialloblù, abboccando alla finta di Kownacki, che allunga la serie di attaccanti doriani a segno: dal dischetto manda Sportiello dalla parte sbagliata e fa poker (83′). Ma non è finita qui: perché all’86’ arriva anche l’epocale 5-0 di Defrel, che sfrutta al meglio l’inserimento con tempismo di Ramírez. Seconda doppietta in fila per il numero 92, che per una notte si mette la corona di capocannoniere del campionato. Non gli era mai successo in vita sua di fare quattro gol in due partite: da stasera lo potrà raccontare ai nipotini.
Festeggiamenti. La stregoneria da trasferta è rotta. Per la prima volta in quattro anni la Sampdoria batte d’asporto una neopromossa dopo un ormai ingiallito 2-1 contro il Sassuolo. Ed è un risultato che vuole dire molto più di quanto non ci si immagini. La difesa – la migliore tra tutte le venti di A – non prende gol. Festeggia il presidente Ferrero in Tribuna d’Onore, festeggiano i tifosi, festeggiamo noi. Non c’era modo migliore per cominciare questo ciclo di ferro.
Frosinone 0
Sampdoria 5
Reti: p.t. 11′ Quagliarella; s.t. 2′ Caprari e 13′ e 41′ Defrel, 38′ Kownacki.
Frosinone (3-5-2): Sportiello; Brighenti, Salamon, Krajnc; Zampano, Chibsah, Maiello (17′ s.t. Hallfredsson), Soddimo, Molinaro; Ciano (23′ s.t. Campbell), Perica (30′ s.t. Ciofani).
A disposizione: Bardi, Ghiglione, Goldaniga, Ariaudo, Cassata, Capuano, Beghetto, Crisetig, Pinamonti.
Allenatore: Longo.
Sampdoria (4-3-1-2): Audero; Bereszynski, Andersen, Colley, Murru; Barreto, Ekdal (25′ s.t. Vieira), Linetty; Caprari (14′ s.t. Ramírez); Defrel, Quagliarella (20′ s.t. Kownacki).
A disposizione: Cabral, Belec, Sala, Jankto, Leverbe, Tavares, Ferrari, Tonelli, Rolando.
Allenatore: Giampaolo.
Arbitro: Irrati di Pistoia.
Assistenti: Cecconi di Empoli e Pagliardini di Arezzo.
Quarto Ufficiale: Di Martino di Teramo.
VAR: Doveri di Roma 1.
Assistente VAR: Giallatini di Roma 2.
Note: ammoniti al 17′ p.t. Maiello, al 22′ p.t. Defrel, al 35′ p.t. Brighenti, al 18′ s.t. Soddimo per gioco scorretto; recupero p.t. 0′, s.t. 0′; terreno di gioco in buone condizioni.