Un volano di sviluppo per Genova e decine di progetti: così il fundraising cambia volto alla città.
Il Comune ha speso tutti i fondi europei per realizzare decine di progetti in ambiti quali innovazione, cultura e mobilità: un risultato che consentirà di accedere ad ancora maggiori finanziamenti nel settennato 2021-2027
Reperire risorse con cui organizzare e realizzare progetti e servizi per cittadini e imprese: è l’essenza del “fundraising”, l’attività di raccolta fondi che il Comune di Genova, ormai da diversi anni, porta avanti nell’ambito di una vera e propria azione di “change management” volta a individuare competenze professionali capaci di intercettare linee di finanziamento.
L’attività di fundraising condotta dalla Direzione sviluppo economico e progetti di innovazione – tra le strutture dell’Ente deputate all’individuazione di risorse da destinare alle progettualità – ha individuato nel corso degli ultimi anni tre macro ambiti di azione: la creazione di nuovi servizi al cittadino; il rafforzamento della collaborazione pubblico-privato per sperimentare azioni legate agli obiettivi prefissati dall’Unione Europea (transizione verde, digitale e inclusione sociale); l’individuazione di progetti sfidanti legati all’innovazione.
Attraverso i fondi strutturali europei la Direzione – che supporta gli uffici nelle varie fasi di presentazione delle proposte e di progettazione, coordinandone i progetti trasversali – è stata capace, in collaborazione con altre strutture comunali, di realizzare importanti progetti.
Progetti per i quali, grazie al lavoro e alle professionalità degli uffici comunali, sono stati spesi tutti i fondi strutturali provenienti dall’Europa: un risultato che, nei prossimi anni, consentirà a Genova di accedere ad una quantità ancora maggiore di finanziamenti, nell’ambito del nuovo programma comunitario 2021-2027.
I principali progetti finanziati attraverso il fundraising
Il Programma operativo nazionale (Pon) Città Metropolitane 2014-2020, con una dotazione finanziaria di 40 milioni di euro, ha consentito di avviare 29 progetti dedicati a servizi legati alla digitalizzazione, alla mobilità, all’efficientamento energetico e ad azioni di inclusione sociale, tra cui: il Fascicolo digitale del cittadino; il parcheggio di interscambio situato presso la fermata metropolitana Dinegro; la riqualificazione di alcuni edifici di residenza pubblica; le attività dell’asilo Massoero, struttura di accoglienza per i senza dimora.
Per quanto riguarda i fondi europei diretti, sul programma Horizon 2020, specifico per ricerca e innovazione, la Direzione partecipa a progetti per un finanziamento complessivo di 3,6 milioni di euro.
Tra questi, Elviten ha contribuito a incentivare l’utilizzo della mobilità elettrica leggera sul territorio genovese per i privati e le imprese legate al mondo dei trasporti dell’ultimo miglio, mentre i progetti di riqualificazione Hub-In e UnaLab si occupano rispettivamente del centro storico di Genova (offrendo supporto all’insediamento di imprese creative e start-up) e della riqualificazione dell’area dell’ex caserma Gavoglio. Inoltre, sul programma di cooperazione transfrontaliera tra Italia e Francia (Interreg It-Fr marittimo) sono attivi due progetti: uno per il controllo dei transiti delle merci pericolose dal porto alla città, l’altro per l’erogazione di migliori servizi ai cittadini e ai turisti, per un finanziamento totale di circa un milione di euro.
Genova si è poi aggiudicata un importante finanziamento di 50 milioni di euro da parte della Banca di sviluppo del Consiglio d’Europa per azioni di transizione “green” volte a favorire l’adattamento ai cambiamenti climatici e lo sviluppo sostenibile del territorio. In particolare, saranno realizzati interventi per la riduzione dei rischi legati a calamità naturali (come gli eventi alluvionali), la manutenzione degli edifici e interventi puntuali di rigenerazione urbana.
Di particolare rilievo sono anche i finanziamenti delle fondazioni bancarie: la Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione Carige sono storicamente impegnate nel mettere in atto interventi a favore della popolazione e del territorio in ambito sociale, culturale e innovativo. A partire dal 2019, le due fondazioni hanno stanziato circa 14 milioni di euro per realizzare, ad esempio, la Casa di quartiere di Certosa, il Museo della Città di Genova e il Genova Blue District.
Il fundraising per la sperimentazione di soluzioni innovative
L’individuazione di linee finanziarie da dedicare alla sperimentazione è una delle attività di sviluppo su cui l’Amministrazione sta investendo allo scopo di utilizzare la città come un vero e proprio laboratorio a cielo aperto dove testare soluzioni innovative. Ad esempio, attraverso fondi ministeriali si stanno testando le potenzialità del 5G per realizzare quattro use case negli ambiti della Smart Mobility e della sicurezza delle infrastrutture: una sperimentazione per la quale il partenariato di progetto ha ottenuto un milione di euro di finanziamento.
Il fundraising dunque non è solo mirato all’attivazione di progetti ad uso e consumo immediato della comunità, ma anche all’individuazione di filoni di innovazione su cui sperimentare tecnologie da applicare a nuovi processi, servizi e prodotti per la città.
«Il fundraising – spiega l’assessore allo sviluppo economico Stefano Garassino – rappresenta un volano di sviluppo economico per la città. Genova ha rappresentato un’eccellenza in questo senso, riuscendo a canalizzare risorse europee, internazionali e nazionali sullo sviluppo territoriale in termini di servizi e innovazione. La scelta di destinare le risorse alla città vuol dire mettere sempre di più il cittadino al centro dell’interesse europeo».