Presso l’aeroporto di Milano Linate i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Sestri Levante hanno fermato un cileno di 55 anni, privo di permesso di soggiorno, ritenuto gravemente indiziato di almeno 3 furti tentati e 1 consumato, messi a segno tra Sestri Levante (in via Fasce e in via Emilia) e Lavagna (tra Cavi e le prime alture a ridosso del centro abitato di Lavagna) nei giorni di venerdì 7 e lunedì 10 febbraio.
Le indagini che hanno condotto alla cattura dello straniero sono partite dall’analisi delle immagini registrate dagli impianti di videosorveglianza comunale, che hanno permesso di ricondurre ad un’unica regia le 4 incursioni accomunate dalla presenza della stessa vettura, una Opel Mokka ripresa in zone, giorni, e orari compatibili con quelli dei furti.
Questo indizio ha portato i Carabinieri sino ad un autonoleggio con sede presso l’aeroporto della città meneghina, a cui l’autovettura era intestata e da dove era stata regolarmente prelevata il 28 gennaio scorso. Qui gli investigatori hanno scoperto che il veicolo sarebbe stato restituito proprio nella giornata di mercoledì, ultimo giorno di noleggio.
I militari della Compagnia di Sestri Levante, con la collaborazione dei colleghi della Compagnia di Milano Porta Monforte e della Stazione di Linate-Aeroporto, sono quindi riusciti a fermare il sudamericano intestatario del contratto di noleggio, proprio mentre questi stava riconsegnando le chiavi dell’auto.
Gli elementi ottenuti dalla successiva perquisizione presso la sua abitazione di Milano, incrociati con quelli raccolti durante i sopralluoghi, hanno rafforzato il quadro indiziario permettendo agli uomini dell’Arma di procedere al fermo del cittadino cileno, che è stato immediatamente associato presso la Casa Circondariale di Milano San Vittore a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Sabato mattina il gip del Tribunale di Milano, all’esito dell’interrogatorio di garanzia, ha applicato al fermato la custodia cautelare in carcere.
Ora i Carabinieri stanno proseguendo le indagini per dare un nome ed un volto ai complici, che hanno agito secondo un modus operandi che appare ben collaudato e far luce su altri analoghi episodi delittuosi che hanno interessato la Riviera di Levante nelle ultime settimane.
Quello di fine gennaio, infatti, non è stato il primo noleggio; altri sono stati effettuati in precedenza, a dimostrazione del sistematico ricorso al cambio di autovetture a noleggio per depistare gli investigatori.