La CDM Genova resta nella massima divisione, Serie A, del Futsal, conosciuto anche come “Calcio a 5“.
La storia degli ultimi mesi dice che a causa della decisione della Federazione di fermare il campionato a marzo a causa il Covid19, la società era stata retrocessa a causa del congelamento della classifica.
Decisione sbagliata ed affrettata, visto che la CDM (acronimo di “Creuza de ma”, come ci informa l’amico giornalista Luca Lavagetto, molto vicino alla disciplina del calcio a 5) era si in zona retrocessione, ma doveva, ancora incontrare tutte le dirette concorrenti per la salvezza.
Quindi, a tavolino ritorno immediato in serie A, dove la formazione genovese se la vedrà dal prossimo ottobre con Mantova, Petrarca Padova, Pesaro, Came Dosson Casier Treviso, AcquasaponeUnigross Campobasso , Pescara, Avellino, Matera, Lido di Ostia, Aniene Roma, San Giuseppe Vesuviano, Eboli e Catania.
C’è da dire che purtroppo, a causa della cronica carenza di campi, la CDM dovrà giocare anche quest’anno fuori dalla città di Genova; dopo aver disputato il torneo 2019-20 al PalaVarazze, questa stagione emigrerà a Campoligure.
Un problema non da poco; sino a quando era in serie A2 ha giocato al PalaDiamante di Bolzaneto, però non è omologato per la massima serie.
Ricordiamo che la CDM è nata nel 2016, dopo lo scioglimento del San Lorenzo della Costa, ed in pochi anni grazie alla passione di diversi dirigenti, su tutti Matteo Fortuna, Michele Lombardo e Massimo Sorio ha letteralmente bruciato le tappe.
Ed il CDM è diventata la prima squadra ligure a giungere così in alto nella storia del Calcio a 5 in Italia.
Ed ora si riparte, naturalmente dalla meritatissima serie A.
Franco Ricciardi