Anche il commissario Gentiloni ha lasciato la riunione
Oggi durante la riunione del G20 a Washington, nel mentre il ministro delle Finanze di Mosca Anton Siluanov ha preso la parola, il segretario al Tesoro americano Janet Yellen e l’ucraino Serhiy Marchenko si sono alzati e, per protesta, hanno lasciano la sala, seguiti da diversi ministri europei fra i quali il presidente della Bce Christine Lagarde, rappresentanti della Gran Bretagna e la vice premier canadese Chrystia Freeland. A riferirlo è il Washington Post.
Ad abbandonare anche il commissario europeo per gli Affari Economici, l’italiano Paolo Gentiloni.
La delegazione italiana, composta dal ministro Daniele Franco e dal governatore Ignazio Visco, è invece rimasta insieme a Indonesia e India.
Diversi altri paesi sono rimasti seduti ad ascoltare il ministro russo.
Fra questi il Giappone e la Spagna; per la Germania, presidente del G7, è rimasto il ministro delle finanze.
La scelta di protestare dei singoli paesi rischia di far scivolare il forum in una crisi profonda. Il G20 è un forum economico e si propone di rappresentare al meglio la nuova economia mondiale rispetto al G7 e al G8.
La guerra però ha cambiato tutto, in particolare la richiesta di espellere la Russia dal forum, fatta dal presidente americano Biden.
“No alla politicizzazione del G20.” A chiederlo, nel suo intervento, il ministro delle Finanze russo Anton Siluanov, nel suo intervento da remoto.
“Il G20 – sottolinea Siluanov – è sempre stato e resta anzitutto un formato economico”. Ha poi evidenziato come l’aumento dei prezzi dell’energia e dei prodotti agricoli, colpirà in particolare i paesi in via di sviluppo e a basso reddito.
“Contro ogni previsione, non abbiamo mai rifiutato di onorare i nostri obblighi – ha spiegato il ministro – e di rispettare tutti i contratti. E’ normale che la fornitura di questi beni ai mercati internazionali è limitata artificialmente, provocando squilibri e un drammatico aumento dei prezzi”.