“Con sentenza pubblicata il 30 dicembre 2020 la seconda sezione civile della Corte di appello di Genova che ha ribaltato la pronuncia resa in primo grado che condannava Giovanni Calesini, vice questore vicario della questura di Genova del G8 del 2001, al risarcimento del danno in favore di Vittorio Agnoletto, portavoce del Genova Social Forum”.
Lo ha riferito stamane Roberto Traverso, segretario provinciale del sindacato di polizia Siap parlando di “ottima notizia”.
“Giovanni Calesini – ha spiegato – fu condannato per diffamazione per aver sostenuto in un intervista che la scelta del Genoa Social Forum di non dotarsi di un servizio d’ordine, avrebbe potuto essere intesa, da infiltrati violenti, come un segnale di accoglienza.
Una sentenza che rende giustizia a un funzionario che si distinse per le sue dichiarazioni equilibrate e obiettive sui fatti del G8 precorrendo in qualche modo una linea basata sulla trasparenza che solo l’attuale Capo della Polizia Gabrielli, tracciò dopo il suo insediamento.
La scelta del Genoa Social Forum di non dotarsi di un servizio d’ordine interno fu davvero incomprensibile e giustamente fu criticata da Calesini.
Come noto a Genova nel 2001, i violenti devastatori arrivarono in massa e s’infiltrarono senza problemi nei cortei. Quindi se gli organizzatori si fossero dotati di un servizio d’ordine interno, avrebbero dato un segnale di trasparenza importante, prendendo nettamente le distanze dai violenti, ma non lo fecero e questo è un dato certo.
Giovanni Calesini, ora in pensione, ha lasciato ai poliziotti genovesi un ricordo molto positivo. Perché la sua obiettività e trasparenza è stata da stimolo per affrontare da subito una quotidianità lavorativa difficile e avversa dovuta allo sconforto e allo sgomento che pervadeva l’animo di chi continuò a garantire la sicurezza della città in uno dei momenti più bui della Polizia di Stato”.