G8 di Genova 20 anni dopo. Una città ferita e messa a ferro e fuoco da “black bloc” e manifestanti violenti.
“Il Governo – ha ricordato l’ex sindaco Ds Beppe Pericu – ci diede circa 15 miliardi di lire per risarcire i danni sul territorio, ma non li spendemmo neppure tutti anche se risarcimmo tutti”.
Oggi in piazza sono tornati i movimenti alternativi e di sinistra che hanno ricordato l’evento del luglio 2001.
Il corteo è partito da un luogo simbolo di quei giorni, piazza Alimonda, dove era stato ucciso Carlo Giuliani.
Tra gli oltre 600 partecipanti che hanno poi raggiunto piazza De Ferrari presente anche Giuliano Giuliani, padre di Carlo.
Molti gli striscioni portati in corteo con le scritte “No foibe No party”, “L’antifascismo non si processa”, “Amnistia per i reati sociali”, “Carlo vive”.
Il corteo ha chiuso la prima giornata di eventi dedicati al ventennale del G8 di Genova, cominciata stamane con un convegno intitolato “Un altro mondo è possibile” con la presenza di don Luigi Ciotti, Vittorio Agnoletto e in videoconferenza padre Alex Zanotelli.
Corteo ventennale G8: no foibe no party. Piana: vergognoso, Genova fu devastata