L’africano, mai rimpatriato, è stato fermato dalla Polizia
Si è conclusa con un “fermo di indiziato di delitto” il tentativo di rapina posto in essere da un gambiano di 23 anni ai danni di un supermercato in Centro a Ventimiglia.
L’africano, dopo avere rubato bottiglie e generi alimentari, occultava la merce all’interno della giacca dirigendosi verso l’uscita mentre una dipendente, notate le manovre, tentava di farlo desistere senza risultato in quanto il giovane, particolarmente corpulento, improvvisamente spintonava la donna con fare minaccioso.
Udita la discussione, un poliziotto libero dal servizio intento a pagare alla cassa, si avvicinava allo straniero e, qualificandosi, lo invitava a riporre la merce, chiedendo nel contempo alla cassiera di allertare 112.
Lo straniero, particolarmente aggressivo, incurante dell’ordine, spingeva con forza le commesse fino a raggiungere l’uscita e scappare a bordo di una bicicletta poco prima dell’arrivo della Polizia.
Acquisite le immagini della telecamera di video sorveglianza, scattavano immediatamente le indagini per risalire alla sua identità tramite il sistema di riconoscimento dei volti dando inizio ad una vera e propria “caccia all’uomo”.
Ciò ha permesso agli agenti della Polizia di Frontiera di riconoscerlo il giorno dopo, tra numerosi stranieri, all’interno dei giardini pubblici del centro cittadino.
Accortosi dell’arrivo della Polizia, il giovane africano ha tentato nuovamente la fuga senza riuscirci.
Anche in questa circostanza lo straniero ha avuto comportamenti particolarmente esagitati e aggressivi, strattonando fortemente i poliziotti tanto che per bloccarlo intervenivano 6 Agenti e solo la vista della pistola ad impulsi elettrici (taser) lo induceva a calmarsi.
Condotto nella Caserma di piazza Libertà, è stato sottoposto a perquisizione: dentro le tasche della giacca sono stati trovati un martello della lunghezza di 26 centimetri e un coltello con lama “aperta” e seghettata, pronta pertanto a essere immediatamente utilizzato.
I poliziotti hanno poi scoperto che, seppure molto giovane, l’africano aveva già a suo carico numerosi precedenti penali per tentata rapina, furto, danneggiamento, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, lesioni, ricettazione e porto d’armi e oggetti atti ad offendere, ma non era mai stato rimpatriato.
Inoltre, a suo carico era stato emesso un decreto di espulsione dal Prefetto di Parma lo scorso aprile.
Lo straniero, trattenuto negli uffici della Polizia di frontiera in attesa delle determinazioni dell’autorità giudiziaria, ha continuato con atteggiamenti aggressivi e autolesionisti tanto da provocare seri danni alle pareti degli stessi.
Al termine delle procedure è stato quindi rinchiuso nel carcere di Sanremo.