“In questi tristi giorni dopo il tragico evento che ha colpito in modo catastrofico Genova, ognuno di noi si è chiesto come poter essere vicino a chi è stato colpito dalla tragedia negli affetti più cari. Ho riflettuto molto come il Rotary possa dare un segno concreto di presenza per risolvere, almeno in modo transitorio, situazioni tragiche e inattese, che hanno sconvolto la quotidianità di molti. L’azione del Rotary, la nostra azione, deve essere attenta e mirata a risolvere i problemi delle persone, specialmente dei più deboli, modificando in modo positivo e sostenibile situazioni critiche, che si sono venute a creare inaspettatamente”.
Comincia così la lettera del governatore distrettuale Rotary 2032 Gian Michele Gancia ai soci dei 41 club di Liguria e Basso Piemonte, che si sono impegnati ad aiutare le famiglie delle vittime della sciagura avvenuta a seguito del crollo del Ponte Morandi.
“Ho pensato – ha aggiunto Gancia – che gli obiettivi prioritari del Rotary possano indicarci la via da seguire e tra questi il sostegno della madre e del bambino sia particolarmente attinente alla delicata situazione che stiamo vivendo.
Ora tra le vittime del disastro del crollo del ponte sul Polcevera vi sono padri di famiglia, che lasciano consorti e figli, che sentiranno fortemente, anche dal punto di vista materiale, la Loro assenza. La mia proposta è indirizzare il nostro aiuto verso queste famiglie, in modo tale da cercare almeno in parte di mitigare la grande perdita subita.
Con questo scopo il Rotary Distretto 2032, insieme al Rotaract e all’Interact, ha dato l’avvio alla campagna di raccolta fondi ‘Un ponte di solidarietà per Genova’ ed è stato aperto un conto corrente, presso la Banca Passadore, per disporre dello strumento tecnico per iniziare la raccolta.
Il conto corrente è stato titolato: UN PONTE DI SOLIDARIETÀ PER GENOVA IBAN: IT82L0333201400000000961404.
Ognuno di noi ora deve promuovere con forza e convinzione questa iniziativa in modo tale che, con l’aiuto di tutti, l’azione possa essere proficua, incisiva e positiva per aiutare il maggior numero possibile di persone in difficoltà. Come donne e uomini impegnati con il Rotary nel servizio alle persone, dobbiamo però anche insieme riflettere su quanto accaduto e porre le basi affinché non avvenga più.
Dobbiamo lavorare per creare i presupposti affinché non capitino più i periodici tragici eventi, che rendono misera la nostra esistenza e portano a un degrado sociale e ambientale a volte irreversibile”.