Recentemente, la stampa locale e nazionale ha riportato la pronuncia del Consiglio di Stato (sentenza n. 7089/2024) riguardo alla riduzione delle ore di assistenza scolastica per uno studente disabile, passate da 13 a 7 ore per motivi di bilancio.
La sentenza ha affermato che il Piano Educativo Individualizzato (PEI) ha un valore di proposta e non è di per sé vincolante.
Il Consiglio di Stato ha sottolineato che, nonostante l’importanza riconosciuta al PEI, il legislatore ha attribuito agli enti locali la responsabilità di allocare le risorse per l’assistenza scolastica “nei limiti delle risorse disponibili” (art. 3, co. 5, d.lgs. 66/2017). Ha inoltre richiamato il principio di “accomodamento ragionevole” stabilito dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, il quale prevede che gli Stati devono garantire il diritto all’inclusione senza sostenere oneri sproporzionati.
La Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Liguria esprime il proprio dissenso verso questa interpretazione. Secondo la Garante, essa non è in linea né con la Convenzione ONU sui diritti de
lle persone disabili del 2006 né con la Convenzione di New York sui Diritti del Fanciullo del 1989.
È inaccettabile anteporre le questioni finanziarie ai diritti fondamentali di cura e accesso all’istruzione per i minori e, ancor più, per i disabili.
La Corte Costituzionale, nella sentenza 275/2016, ha già dichiarato incostituzionale una norma della Regione Abruzzo che riduceva le spese per il trasporto scolastico dei minori, evidenziando che i diritti fondamentali non possono essere subordinati alla disponibilità finanziaria temporanea.
In risposta a queste problematiche, la Garante dell’infanzia della Regione Liguria invita le istituzioni locali a gestire i fondi per l’assistenza scolastica con la dovuta sensibilità politica, rispettando il superiore interesse del minorenne e garantendo il diritto allo studio e alla protezione per i soggetti disabili.
La Garante auspica che la Liguria possa diventare un modello di eccellenza nel rispetto dei diritti dei minori e chiede alle istituzioni di impegnarsi per assicurare un sostegno adeguato ai minori disabili, rispettando la loro dignità e il principio del superiore interesse del bambino.