“Martedì scorso a Genova c’è stato un lungo consiglio regionale. Il governatore ligure Giovanni Toti ha colto l’occasione per giurare fedeltà alla destra di Meloni e Salvini anche a livello locale, dicendosi orgoglioso della sua squadra e del suo ‘modello di governo ligure’.
Lo slancio moderato di Toti contro i populismi è durato pochi mesi, immagino compensato da qualche eletto in Parlamento per il suo movimento: ognuno va dove lo porta il cuore”.
Lo ha dichiarato oggi il capogruppo regionale Luca Garibaldi (Pd).
“Ora – ha aggiunto Garibaldi – nel ‘modello di governo ligure’ di cui Toti va tanto orgoglioso c’è anche la discussione sui fondi Pnrr e su come impatteranno sulla vita dei liguri, sull’economia e sul territorio.
Un percorso che ha visto una prima pessima figura con lo stop del bando di gara per la maggiore opera finanziata dal Piano, cioè la Diga di Genova.
Anche per questo, visto che mentre Toti va in giro a fondare micropartiti bisognerebbe monitorare l’attuazione del Pnrr in Liguria, abbiamo riproposto una commissione ad hoc sul Recovery Fund, per approfondire i bandi, per monitorare la capacità di spesa.
La risposta? Un secco no.
Perciò chiude l’esperienza della Commissione regionale: a inizio legislatura il collega consigliere del Pd Davide Natale ne era stato eletto presidente, dimostrando quotidiana attenzione e serietà.
Dopo un anno si doveva scegliere se rinnovare o meno.
La scelta della maggioranza è chiara: non disturbare il manovratore: è evidente che non interessi, nonostante le dichiarazioni, portare avanti un confronto sui fondi del Pnrr in Liguria”.