“Cambiano i suonatori, non lo spartito. Prima ancora di ascoltare la presentazione fatta in aula dal presidente e assessore regionale alla Sanità Giovanni Toti del ‘Progetto Gaslini’, è arrivato l’attacco del consigliere Pd Roberto Arboscello, che nonostante la spiegazione ottenuta poco prima in consiglio regionale, rilancia ‘rischi’, ipotesi e possibili problemi per sentito dire”.
Lo hanno dichiarato ieri sera i consiglieri della Lista Toti replicando alle dichiarazioni del Pd sul progetto del cosiddetto “Gaslini diffuso”.
‘Gaslini diffuso’, Pd attacca Toti: depotenziati reparti Pediatria territoriali
“In realtà – hanno spiegato – il progetto punta a estendere l’eccellenza e gli standard qualitativi di assistenza che tutto il mondo riconosce all’Istituto pediatrico genovese.
Si tratta di una collaborazione che consente a tutte le strutture pediatriche liguri di essere connesse con gli specialisti del Gaslini e di poter offrire da su tutto il territorio regionale la stessa assistenza ad alta specialità.
Si arriva a ipotizzare che i medici potrebbero ‘fuggire’ e chiedere il trasferimento pur di non far parte del Gaslini.
Al netto dell’offensiva e meschina considerazione che il consigliere Pd nutre per un fiore all’occhiello della Liguria qual è il nostro ospedale pediatrico, è stato spiegato in più occasioni che sono previsti periodi di prova e passaggi a tempo ben determinato per chi accetta di far parte del progetto.
Nessuna deportazione e meno che mai nessun demansionamento o svilimento per professionisti che, al contrario, hanno l’opportunità di lavorare con quanto di meglio esista in termini di strutture ed esperienza nel campo della pediatria.
In ultimo, ricordiamo che il progetto prevede la realizzazione di un’infrastruttura digitale e dei sistemi di telemedicina; la formazione sugli standard di eccellenza del Gaslini; l’innalzamento degli standard qualitativi.
Servizi che verranno offerti su tutto il territorio regionale, evitando ai piccoli pazienti e alle loro famiglie inutili e costosi viaggi verso Genova, quando non strettamente necessario”.