L’IRCCS Istituto Giannina Gaslini di Genova è nuovamente in prima linea per tutelare il diritto alla salute dei bambini di tutto il mondo.
L’ospedale pediatrico ligure, sotto l’egida del governo italiano e del Ministero della Salute, sta coordinando una missione umanitaria per organizzare attività di triage e il trasferimento di circa 100 bambini vittime del conflitto a Gaza.
La prima equipe è partita da Roma per l’Egitto il 18 gennaio, con l’obiettivo di gestire le attività di triage e il trasporto dei pazienti al Gaslini e ad altri tre ospedali italiani.
Il team, composto da Andrea Moscatelli, responsabile del Dipartimento Emergenza e Accettazioni, Ubaldo Rosati, responsabile delle Relazioni Internazionali, e le infermiere pediatriche Federica Penco e Paola Leveratto, coordina l’organizzazione sanitaria del trasporto e della sistemazione di ciascun bambino una volta atterrato in Italia.
I voli sono effettuati dall’Aeronautica Militare, con la collaborazione di un ufficiale medico presente sul posto in stretta collaborazione con l’equipe del Gaslini.
Il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, ha elogiato il Gaslini come un’eccellenza internazionale e ha sottolineato l’importanza di questa missione per offrire cure pediatriche di alta qualità alle vittime innocenti del conflitto.
Questa prima missione mira a realizzare al più presto un primo volo, trasportando alcuni bambini non appena le condizioni del conflitto lo permetteranno. Il Gaslini garantirà l’assistenza sanitaria a tutti i voli necessari per l’evacuazione di tutti i piccoli pazienti affetti da gravi patologie ortopediche, neurochirurgiche, ustioni e tumori. Una squadra chirurgica partirà la prossima settimana per eseguire gli interventi neurochirurgici più urgenti. Restate aggiornati per ulteriori sviluppi sulla missione umanitaria del Gaslini.
«Un risultato di rilevanza internazionale – ha commentato il presidente dell’IRCCS G. Gaslini Edoardo Garrone – Nei contesti di guerra troppo spesso sono i più piccoli a subire le conseguenze peggiori. Ma il nostro Istituto, come sempre, continua a impegnarsi in quello che gli riesce fare meglio: curare i bambini, della Liguria, dell’Italia, del mondo».
«Questo accordo ci ricorda quanto sia importante fare in modo che il diritto alla salute di ognuno, soprattutto dei più piccoli, sia sempre tutelato, senza discriminazione e in egual modo in tutto il mondo – ha aggiunto il direttore generale Renato Botti – Oggi il Gaslini porta il suo contributo clinico e formativo in Angola, Sudan, Pakistan, Kazakistan, Iraq Tunisia, Libia. Da anni la nostra missione è dare nuova vita a ciò che il nostro fondatore Gerolamo Gaslini dettò nell’atto costitutivo dell’Istituto». Ancora Botti tiene a “ringraziare tutti gli operatori che si sono resi disponibili a partecipare personalmente alle missioni e quelli rimasti in sede, che stanno lavorando incessantemente per garantire le attività ordinarie dell’Istituto e per preparare l’accoglienza dei pazienti in arrivo dalla guerra. Un grande lavoro di squadra fondamentale per il successo della missione. Il nostro plauso va anche, all’Unità di Crisi della Farnesina per il delicato lavoro diplomatico ed alla preziosa collaborazione instaurata con la Marina Militare e con l’equipaggio di Nave Vulcano per tutto il supporto fornito” ha sottolineato.