Caso Toti, clamorosa dichiarazione del senatore Gasparri (FI): “Audizione in commissione Antimafia del procuratore Piacente non convince affatto”
“Nella maxi inchiesta di Genova ci sono stati degli aspetti inquietanti e dei fatti tecnici che meriteranno un attento approfondimento.
C’è molto da chiarire sugli esponenti liguri di sinistra, sul Pd, su Grillo, Casaleggio e sugli armatori e sui ruoli variabili dell’ex procuratore Cozzi nel tempo.
Stiamo attenti a tutti e non trascureremo nessun dettaglio. Stiano certi. A maggior ragione dopo l’audizione che abbiamo avuto in commissione Antimafia dei vertici dell’attuale Procura genovese, che non ci hanno convinto affatto”.
Lo ha dichiarato oggi il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, che ha attaccato i pm genovesi che, a un mese dalle elezioni europee e amministrative, hanno arrestato ai domiciliari il governatore ligure Giovanni Toti per corruzione elettorale.
“Occorre chiarire – ha spiegato Gasparri – i rapporti di tutti i settori della sinistra con Aldo Spinelli, l’imprenditore più importante nell’area portuale ligure.
L’ex ministro ed governatore ligure del Pd Claudio Burlando saliva e scendeva dalla barca di Spinelli come altri, per parlare di che cosa?
L’ex candidata presidente alle elezioni regionali per il Pd e attuale senatrice di Italia Viva Raffaella Paita, renziana, si è occupata, con qualche conflitto di interesse, delle vicende del Porto di Genova, ovviamente nel pieno rispetto della legge, ma vorremmo capire quali sono le regole che segue la Procura del capoluogo ligure.
L’armatore Vincenzo Onorato ha finanziato in maniera ingente nel passato i portali di Beppe Grillo e del figlio di Gianroberto Casaleggio.
Beppe Grillo aveva anche sollecitato l’allora ministro del Mit Danilo Toninelli, del suo partito 5 Stelle, affinché desse attenzione a degli emendamenti che riguardavano Onorato.
Quali sono i codici di comportamento secondo la magistratura genovese?
Cosa si può fare e cosa non si può fare?
E in questo contesto ritorna sulle cronache la condotta dell’ex procuratore della Repubblica di Genova Francesco Cozzi, il quale è diventato consulente di Spinelli dopo avere lasciato ovviamente l’incarico alla guida della Procura.
Ma quando l’ha conosciuto? Prima, durante o dopo il suo mandato di procuratore della Repubblica a Genova? È stato compensato? Con quali cifre?
Cozzi dice che la sua consulenza è stata orale e non scritta. Non siamo esperti della materia. Ma vediamo che la magistratura italiana scrive un’altra pagina negativa, con Cozzi che passa dalla Procura di Genova alla consulenza di un personaggio che ora viene descritto dalla stessa Procura come una sorta di diavolo.
Ricordiamo che poi Spinelli è stato eletto nel passato nelle elezioni amministrative tra le liste della sinistra”.
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