Fornitura scende a 67 milioni di metri cubi. Gas oltre 1.300 dollari per mille metri cubi
La comunicazione arriva direttamente da Gazprom. Che precisa “Al lavoro sulla stazione di compressione Portovaya” nell’Oblast Leningrad.
Gazprom ha dichiarato che ridurrà ulteriormente la capacità di fornitura di gas attraverso il gasdotto Nord Stream a 67 milioni di metri cubi al giorno. A cosa dell’interruzione di un’altra unità di pompaggio del gas Siemens sul gasdotto.
La comunicazione odierna di Gazprom
“Gazprom – si legge in una nota – si interrompe il funzionamento di un altro motore a turbina a gas Siemens presso il Portovaya CS”.
Questo in seguito alle revisioni obbligatorie del Rostekhnadzor, il Servizio federale di vigilanza ambientale, tecnologica e nucleare russo.
“La produzione giornaliera del Portovaya CS dalle 01:30 ora di Mosca del 16 giugno raggiungerà i 67 milioni di metri cubi. m al giorno.” Conclude la nota di Gazprom.
Ieri, martedì 14 giugno, la stessa Gazprom comunicava che in seguito alla “rottura prematura delle unità di compressione del gas, la cui riparazione era di competenza della tedesca Siemens (che ha chiuso l’operatività con la Russia ndr), e in seguito a malfunzionamenti tecnici nei motori (è stato ricevuto un ordine da Rostekhnadzor di divieto temporaneo di attività). Solo tre unità di compressione del gas possono attualmente essere utilizzate presso il Portovaya CS. Le forniture di gas al gasdotto Nord Stream possono attualmente essere fornite per un importo fino a 100 milioni di metri cubi. m al giorno (con un volume previsto di 167 milioni di metri cubi al giorno).”
Unità di pompaggio bloccate nello stabilimento di Montreal per le sanzioni canadesi contro la Russia
La tedesca Siemens Energy, produttore della turbina con sede a Monaco, ha confermato la versione di Gazprom spiegando come le unità di pompaggio del gas riparate per il gasdotto Nord Stream sono state mandate in riparazione nello stabilimento di Montreal, ma da qui non possono essere restituite, in seguito alle sanzioni canadesi contro la Russia.
Eni riceve comunicazione da Gazprom di diminuzione dei flussi del 15%
Da fonti informate la stessa Eni avrebbe ricevuto “comunicazione di una limitata riduzione dei flussi (15%) dal proprio fornitore russo relativamente all’approvvigionamento gas verso l’Italia”, per questo Eni “continuerà a monitorare l’evoluzione della situazione e comunicherà eventuali aggiornamenti”.
“L’andamento dei flussi di gas è costantemente monitorato in collaborazione con gli operatori. Al momento non si riscontrano criticità”. Lo comunica con una nota il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani.
Costo gas in Europa supera 1.300 dollari per mille metri cubi
Secondo i dati della borsa ICE di Londra, i prezzi del gas in Europa sono aumentati di quasi il 25%. Superando i 1.300 dollari per mille metri cubi per la prima volta dal 27 aprile.