Uomini della Guardia di finanza, secondo quanto riporta l’edizione odierna de Il Secolo XIX, si sono recati presso il Teatro Carlo Felice ed hanno acquisito materiale su disposizione della procura genovese che, dopo un esposto dell’ufficio ispettivo del ministero dell’Economia e delle Finanze sulla gestione degli appalti affidati senza gara e sull’affidamento di consulenze su base fiduciaria oltre il limite consentito, hanno aperto un’indagine a carico di ignoti.
Il periodo oggetto delle indagini degli inquirenti riguarderebbero gli anni 2017 e 2018.
Il tutto sarebbe nato da una verifica amministrativo-contabile degli ispettori della Ragioneria generale dello Stato che avevano trasmesso un’informativa alla Corte dei conti nella quale venivano contestate un’inadeguata programmazione della gestione finanziaria in fase di formazione dei preventivi per assicurare solo in apparenza il pareggio di bilancio.
Sotto la lente degli investigatori ci sarebbe anche l’affidamento di incarichi a collaboratori esterni selezionati in via fiduciaria diretta oltre la soglia massima prevista per il ricorso a tale procedura e la legittimità di una serie di accordi relativi a premi di produttività per il personale.
In merito a tale notizia l’ex sovrintendente del Carlo Felice di Genova Maurizio Roi avrebbe commentato: “Penso sia un controllo di routine. Sono assolutamente sereno”.