Individuati 6 furgoni e di 10 container contenenti oltre 130 tonnellate di rifiuti speciali e pericolosi
Gli investigatori del II Gruppo della Guardia di Finanza di Genova, in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane, hanno portato a termine una complessa attività di polizia doganale ed ambientale, durata circa 12 mesi, che si è conclusa con l’individuazione di 6 furgoni e di 10 container contenenti oltre 130 tonnellate di rifiuti speciali e pericolosi e la denuncia all’autorità giudiziaria di 16 responsabili per spedizione illecita di rifiuti.
Lo hanno annunciato oggi i vertici di GdF e Agenzia delle Dogane, spiegando che l’operazione è stata chiamata ‘Spedizioni Pericolose’.
In certi casi, è stata anche accertata l’origine furtiva dei rifiuti, quali parti di automobili rubate, motori e componenti di motocicli con i responsabili che sono stati denunciati anche per il reato di ricettazione.
Per non gravare sull’erario pubblico, i rifiuti intercettati sono stati immediatamente smaltiti ad opera di ditte specializzate e a spese degli stessi soggetti responsabili delle spedizioni illegali.
L’operazione ha evidenziato come i rifiuti, soprattutto raee (rifiuti apparati elettrici ed elettronici) ma non solo, venivano consegnati da diversi operatori economici in gran parte italiani a piccoli gruppi organizzati composti da nordafricani, con il fine di eludere i costi di gestione e smaltimento che la legge italiana prevede.
I gruppi criminali, privi di qualsiasi autorizzazione ambientale, stipavano i rifiuti in container o furgoni che venivano poi imbarcati su motonavi in partenza dal porto di Genova e diretti in Senegal, Marocco, Nigeria, Costa d’Avorio.