C’è un uomo solo al comando, a tracciare la strada e tirare il gruppo. Non fosse per quella squadra di collaboratori che pedalano come campioni più che gregari. Una partenza da passisti. Chi va piano, va sano e va lontano. Verrà il tempo per alzarsi sui pedali. Mani sul manubrio, testa fredda “Le impressioni sono positive” racconta mister Aurelio Andreazzoli dal ritiro di Dinard. “Vedo il gruppo dedito al lavoro con impegno. Passo dopo passo stiamo sviluppando i concetti. Al mattino, dopo la palestra, si studiano analiticamente i movimenti. Al pomeriggio procediamo con sedute globali. Metterli a conoscenza degli obiettivi porta i giocatori a partecipare con più interesse. Condivisione e buon senso. Queste sono parole chiave nel nostro vocabolario. Uno degli obiettivi è imparare a gestire l’imponderabile, su cui si basa circa l’80% delle partite. Accrescere il bagaglio delle conoscenze, saper reagire alle difficoltà con un unico pensiero. Ragionare con una sola testa. Siamo partiti da poco…”.
Se è vero che chi ben comincia è a metà dell’opera, la direzione imboccata porterà lontano. Volere è potere. Un’altra etichetta da incollare a questa stagione. “Ho saputo dei 1000 abbonamenti acquistati il primo giorno utile. Ci tengo a ringraziare personalmente per la manifestazione di fiducia, mi fa piacere interpretarla così. Sta a noi corrispondere, a questo affetto, risposte pratiche. Negli ultimi anni il Genoa ha avuto una media abbonati straordinaria, vincendo lo scudetto dei bacini di utenza comparabili. Spero e mi auguro che i genoani confermino questo senso di appartenenza. L’amore che hanno per la maglia”. Le condizioni trovate a Dinard sono favorevoli. “Non ho riscontrato un aspetto negativo. La temperatura è buona, l’hotel pure. Il posto una meraviglia. Anche gli occhi del resto vogliono la loro parte. E poi la bassa e alta marea, uno spettacolo della natura. Per non parlare dei campi, come quelli da golf…”.