GENOVA – La polizia ha eseguito questa mattina 7 perquisizioni concludendo un’indagine avviata subito dopo il termine della partita di calcio Genoa – Chievo, che si era disputata lo scorso 30 aprile allo stadio Marassi, dopo che con ripetuti e mirati lanci di fumogeni un gruppo di ultras aveva disturbato il regolare svolgimento dell’incontro di calcio.
In particolare a partita iniziata, un gruppo di giovani tifosi, con i volti travisati da passamontagna e sciarpe, hanno acceso numerosi fumogeni, mentre era in corso una contestazione verbale nei confronti del Presidente del Genoa, costringendo l’arbitro a sospendere la partita per alcuni minuti.
La Squadra Mobile, coordinata dalla procura nella persona del pm Emilio Gatti, ha ricostruito in modo certosino la successione degli eventi, individuando diversi ultras che avevano fattivamente contribuito a provocare i disordini, contestando loro la detenzione e lancio di artifizi esplosivi e di oggetti contundenti in occasione di manifestazioni sportive.
Alcuni oggetti atti ad offendere, tra cui mazze da baseball, bastoni e tirapugni e gli indumenti utilizzati per il travisamento sono stati sequestrati dagli agenti della Squadra Mobile.
A carico delle persone oggi perquisite, di età compresa tra i venti ed i venticinque anni, e comunque nei confronti di tutti i denunciati e di coloro che sono in via di identificazione, il Questore Bracco disporrà l’avvio del Daspo per impedire in futuro il loro accesso negli stadi in occasione di manifestazioni sportive.