Bordate da tirare giù la torre di Pisa. La voglia di spaccare il mondo e prendere il toro per le corna. Anno nuovo, vita nuova per Andrea Favilli. Proprio così.
Del resto gli infortuni fanno parte del mestiere e, alla sua età, si superano come si fa con gli ostacoli. Ora l’importante è afferrare le occasioni, chiudere una porta e spalancare un portone. Sliding doors. “Spero che sia il mio anno”. Una dichiarazione d’intenti suffragata dai segnali che giungono dalla Spagna. “Come sto? Fisicamente sono in netta crescita, anche se non ho la condizione di chi ha giocato tutte le partite. Gli scampoli nelle ultime due gare hanno dato fiducia. Conto di tornare ai miei livelli e trovare continuità. Voglio dimostrare il mio valore per ripagare chi ha creduto in me”. Il lavoro sul campo si accompagna con un altro tipo di lavoro. “Sì, mister Prandelli sta spingendoci a diventare più squadra, come si dice in gergo. Presi individualmente abbiamo tante qualità, collettivamente abbiamo margini di miglioramento. Di sicuro nel girone di andata abbiamo raccolto meno di quanto meritassimo”.