Il tecnico Blessin è a pezzi dopo la retrocessione aritmetica del suo Genoa che non riesce nel miracolo a Napoli.
“Bisogna tenere conto della storia del Genoa, del suo pubblico e quindi dobbiamo essere bravi a colmare quel gap che esiste tra i valori di chi ci sostiene e i valori nostri, me per primo. Non è ancora chiusa la nostra stagione. Il fatto che ci sia qui oggi è perchè voglio assumermi tutte le responsabilità del fatto che non abbiamo più alibi, dobbiamo costruire il futuro in modo razionale. Oggi sono affranto, chiedo scusa ai tifosi per gli sforzi che hanno fatto. Hanno pagato 35 euro per entrare in questo stadio, nessuno ci ha fatto sconti. Questo risponde alle regole della serietà e della trasparenza. Non diamo colpe a nessuno, non ci sono state torte. Abbiamo celebrato un grande campione che lascia il nostro campionato (Insigne, ndr) ma il divario è stato evidente. I giovani vanno aiutati, inseriti in un percorso di crescita. Bisogna essere consapevoli di aver fatto il massimo, abbiamo una serie di alibi ai quali io non mi richiamo. Bisogna ispirarsi ai valori e principi che non rendono tutto una barzelletta. Non è questione di giovani o stranieri, bisogna essere credibili su quello che è il nostro progetto altrimenti è meglio che me ne vado”.