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Genoa in lutto, se ne è andato ‘Cicillo’ Gallina

Per tutti i genoani degli anni ’60 era “Cicillo”. E Cicillo, al secolo Franco Gallina, se ne è andato la mattina del 5 luglio a 76 anni.

Napoletano verace, arrivo al Grifone nella stagione 1963/64, a soli 18 anni; venne mandato a farsi le ossa prima a Caserta, poi all’Entella Chiavari e quindi a cesena. E nella cittadina romagnola fece molto bene, giocando 30 gare e mettendo a segno 10 gol.

Fu così che il Genoa nel 1966 lo riprese e lo inserì stabilmente inella rosa della prima squadra.

“Cicillo”, piccolo e velocissimo, fuori dal campo a suo modo elegante con l’immancabile foullard al collo, aveva parecchio talento, ed era molto abile a saltare l’uomo. Ad un certo punto i tifosi genoani, scottati due anni prima dalla vendita di Gigi Meroni al Torino, videro in lui un nuovo possibile beniamino.

Certo, era tutto genio e sregolatezza, amava spesso giocare da solo, ignorando i compagni; una volta scarto il terzino avversario, si fermo ad aspettarlo, lo scartò nuovamente per fermarsi ancora una volta. I tifosi lo amavano ma spesso si imbestialivano per questi numeri da… globetrotter. Gallina restò sino al 1968, totalizzando 42 presenze mettendo a segno 4 gol; quindi fu ceduto al Lanerossi Vicenza in cambio dell’ex portiere del Bologna scudettato William Negri e della punta Cosma, che fu subito rivenduto e non vestì mai il rossoblu. A Vicenza non convinse, e cosi tornò a giocare in una squadra di casa, l’Internapoli che giocava in serie C.

Era estroso, e fu uno dei primissimi calciatori europei ad andare a giocare ed insegnare il football Oltreoceano: e quindi dopo le casacche di Casertana, Entella, Cesena, Genoa, Lanerossi Vicenza e Internapoli indossò quelle canadesi di Olimpique Montreal, Atlante, Cantalia Montreal, Toronto Italia ed infine Castor Montreal.

Poi nel 1974 intraprese sempre dall’altra parte del mondo la carriera di allenatore, passando dal Canada al Messico.

Qualche anno fa i primi acciacchi ed il ritorno nella sua Napoli.

Fino a questa mattina, quando ha salutato la vita terrena. Ciao Cicillo.

FRANCO RICCIARDI