Vedi Napoli e poi corri. Con l’elmetto per parare, protetti da San Perin da Latina, il miglior portiere italiano del campionato, i colpi di una squadra, il Napoli, che si diverte a tirare più di tutti.
Un luna park sempre aperto. Venghino, signori, venghino. Una piccola esagerazione: 412 conclusioni. La seconda è a 378, per dire. Ma anche con la voglia di non recitare il ruolo di vittima. Pasqua ha da venire. Il Genoa è risorto, non salvo. “Abbiamo fame di punti” sottolinea Diego Laxalt. Uno dei nazionali che partiranno da qui a giorni, con la meta del Mondiale e per vivere la grande bellezza. “I risultati delle ultime giornate, le sconfitte con Bologna e Milan, hanno rimescolato le carte nella lotta salvezza. C’è da stare attenti: si fa presto a essere risucchiati. Dobbiamo puntare a fare punti in ogni partita. Affrontiamo una squadra di extra terresti, ma senza partire battuti. Possiamo dire la nostra. Lo abbiamo già fatto in altre occasioni”.
Bip-bip. Chissà se ci sarà modo di fare valere la sua progressione. Da 0 a 100 come una di quelle auto di cui è appassionato. Beh, a Genova gira con un’utilitaria. Però questa è un’altra storia. Una partita sì, l’altra pure, sta asfaltando gli avversari con la sua velocità, generosità e resistenza. Quando molti hanno perso la lingua, lui macina chilometri tagliando il traguardo a mani basse. “E’ fondamentale continuare con queste prestazioni, giocare da squadra, aiutarci sul campo. Solo così possiamo creare problemi al Napoli. Con l’atteggiamento mostrato negli ultimi mesi. Domenica servirà qualcosa di più. Ci prepariamo per gli straordinari”: Riempitivo come una delizia della pasticceria napoletana. Genuino come il pesto battezzato nel mortaio. Per il famoso gemellaggio, va là, si possono spendere parole. “E’ bello che il calcio regali cose e serate così. Se Genoa e Napoli non sono due squadre qualunque, è anche perché dietro hanno due tifoserie speciali, che vivono il calcio sette giorni su sette. Non è così da molte altre parti”.