Quanti tramezzini trangugiati di corsa davanti a quel bancone. Ricordi che evocano sorrisi come quei quadri appesi alle pareti che richiamano i suoi tempi. Nel momento in cui c’è da remare dalla stessa parte, si alza la voce di un caro, ‘vecchio’ guerriero come Tomas Skuhravy. Maglia e jeans attillati segnalano un’ottima forma al bar in via dei Reggio, a pochi metri dal centro sportivo in cui il gigante boemo si allenava per sfoggiare capriole in partita. “Senza la pretesa di dare consigli a nessuno dico che sono ottimista e invito tutti a esserlo. E’ importante che la squadra resti unita, sia libera di testa, ragioni come un uomo solo. Ci vuole massima convinzione per puntare a fare il proprio gioco, entrando in campo convinti e senza paura di sbagliare. Il Genoa è un club unico per la storia e il patrimonio sportivo che veicola per il suo nome. Qui si respira un senso di appartenenza speciale. Forza ragazzi!”.