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Genoa-Milan | Dalla zona mista, Bessa e Criscito

Bessa

Bessa: “Anche il pari ci sarebbe stato stretto!” Criscito: “Ripartire subito, e fare punti ad Empoli”

Una brutta sconfitta per il Genoa. La squadra rossoblù, priva per la prima volta del bomber Piatek (squalificato ma ormai in partenza direzione Milano), dopo un primo tempo ben giocato, ma con finalizzazioni imprecise, è calata vistosamente negli ultimi venti minuti di gioco, permettendo al Milan di andare due volte a bersaglio e portarsi così tre punti a casa.

Per l’arrivo in “zona mista” i giocatori rossoblù si fanno attendere. Dopo una buona mezz’ora arriva Bessa, sicuramente tra i più positivi tra uomini mandati in campo da Prandelli.

Il centrocampista analizza così la prestazione rossoblù: “Ci è mancato cinismo in fase conclusiva – dice Bessa – ed avete visto tutti che con il Milan abbiamo giocato alla pari, dividendoci un tempo a testa. Senza dubbio puntavamo alla vittoria, al minimo doveva arrivare un pareggio; ed invece abbiamo subito una sconfitta che considero immeritata. Proprio nel momento che noi ci siamo un po’ fermati, il Milan, che è una grande squadra, ha accelerato, realizzando due gol.

Ora dobbiamo guardare avanti, pensare già alla partita con l’Empoli; un incontro difficile con una squadra che gioca un bel calcio.

Nonostante ciò penso che è sicuramente una gara alla nostra portata.” – Appunto l’Empoli… “E’ inutile negarlo, sarà uno scontro diretto; considero tutte le squadre, anche quelle che hanno un paio di punti più di noi, in lotta per la salvezza.

È chiaro che noi dobbiamo guardare partita dopo partita, fare più punti possibili. Comunque oggi abbiamo fatto una grande gara, è mancato solo il gol. Se ad Empoli giocheremo con la stessa intensità, credo proprio che faremo punti.” – Siete preoccupati? “Mah, direi preoccupati no; certamente dobbiamo stare attenti molti più punti rispetto all’andata in questa seconda fase di campionato. Piatek? Ufficialmente non sappiamo ancora nulla, e lui sinceramente non ci ha ancora salutato.

Se dovesse andare al Milan, come sembra, sarei contento per lui perché è un grande giocatore; certo per noi sarà una grande perdita”.

Saluta tutti Bessa ed arriva, con grande ritardo causa antidoping, capitan Criscito.

La domanda è scontata: Mimmo, cosa succede? “Succede che ancora una volta abbiamo fatto una buona partita ma torniamo a casa con zero punti. Siamo andati bene con il nuovo modulo 4-4-2, ma purtroppo è servito a poco. Abbiamo avuto specialmente nel primo tempo diverse buoni occasioni per segnare ma non ci siamo riusciti. Ho colpito una traversa con Donnarumma fermo e ormai battuto, ma la fortuna non ci è stata amica. Poi nel secondo tempo noi eravamo un po’ stanchi ed il Milan ne ha approfittato.

Oggi c’è mancato sicuramente un po’ di fortuna, ma direi anche la cattiveria che in genere mettiamo in campo. Anche lo stadio con pochi tifosi sicuramente non ci ha aiutato, ma non abbiamo perso certamente per questo motivo.

I tifosi comunque ci danno una spinta incredibile ed un po’ abbiamo risentito della loro assenza. Tornando alla gara, quando hai tante occasioni e non segni facile che poi rischi di prendere un gol…. Non dobbiamo nasconderci, con l’Empoli sarà uno scontro salvezza”. – La classifica ti preoccupa? “Beh se la guardo un po’ mi preoccupa, ma adesso occorre essere bravi, reagire da subito, a partire dalla prossima trasferta”. – L’assenza di Patek si è sentita… “Vero, si  sentita, anche si chi lo ha sostituito ha fatto una buona gara. Piatek è un giocatore fantastico, quando la palla arriva in area lui è bravissimo a scaraventarla in rete.

Però ripeto: chi ha giocato oggi ha fatto molto bene, quindi la sua assenza non può essere un nostro alibi per la sconfitta. Guardiamo ad Empoli….”.

Franco Ricciardi

Franco Ricciardi

Franco Ricciardi è nato a Genova nel 1955. Giornalista iscritto all’Albo dal 1980, ha collaborato e collabora con le più importanti testate genovesi, Il Secolo XIX, Il Lavoro, La Repubblica, il Corriere Mercantile ed è stato tra i primissimi radiotelecronisti genovesi (Radio Liguria 1, Telecittà, Telegenova, Primo Canale.

Negli anni 80 fondò, come editore, il giornale “Noi Genoani”, che veniva distribuito allo Stadio”.