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Genoa, Mimmo Criscito: con Gila al centro del progetto

Genoa, la retrocessione in B porterà cinque addii eccellenti
Mimmo Criscito

Criscito è ancora sotto gli effetti di una gioia indescrivibile per aver riportato il suo Genoa in A.

“Sono tornato da Toronto con l’idea di smettere: non mi piaceva come stavano andando le cose lì e con la mia famiglia ho deciso di rientrare. Non pensavo che avrei avuto delle offerte: oltre al Genoa c’erano altre due squadre ma non le ho prese in considerazione.

Quando mi ha chiamato Blazquez ci siamo visti a cena e ho detto subito di sì.

Non abbiamo parlato di cifre: avrei giocato anche gratis per riportare il Genoa in A ma non si poteva fare, per questo ho accettato il minimo sindacale”.

Sul cambio di allenatore, Criscito non ha dubbi: “Tutti sanno che sono andato via perché non rientravo nei piani di Blessin. Non gli piacevo, per il suo modo di intendere il calcio, e l’ho accettato, potevo restare e fare casino ma non sarebbe stato il bene del Genoa.

Con l’arrivo di Gilardino son cambiate anche le valutazioni: con lui facevo di nuovo parte del progetto”.