Erano tempi bui per il vecchio Grifone. nella stagione 1969-70 era precipitato in serie C. Una serie C che vedeva ai nastri di partenza altre 4 squadre liguri, e precisamente Imperia, Savona, Entella e Spezia, con ben 8 derby in calendario.
Il Genoa era passato in estate, una estate turbolenta, da Virgilio Bazzani a l’imprenditore di Massa Angelo Tongiani, che aveva lasciato la presidenza della Massese, nel difficile tentativo di riportare in serie B immediatamente il vecchio Balordo.
Ed il Genoa si risollevò immediatamente, grazie ad una ferrea difesa che suby soltanto 12 reti nelle 38 partite del torneo. I rossoblù di Arturo Silvestri chiusero al primo posto il girone B del campionato, staccando di soli due punti una SPAL con cui vissero un lungo testa a testa per tutta la durata della stagione, e che si concluse il 13 giugno 1971 quando il Grifone, in un Ferraris stracolmo di tifosi (55.000 presenze), superò il Rimini (2-1) conquistando così l’immediata promozione nella serie cadetta. Era un Grifone che aveva tra le sue file Lonardi, Rossetti, Ferrari, Derlin, Benini, Turone, Perotti, Maselli, Cini, Bittolo, Speggiorin, e la grande speranza che deluse Capogna, folletto campano.
Ebbene alla prima giornata di campionato, il 13 settembre 1970, Marassi si giocò Genoa-Olbia 1-0, con rete di Amedeo Balestrieri al 31′.
E qui la curiosità: un guardalinee (allora li chiamavamo così…) non arrivo’, e si presentò dalla tribuna un tesserato AIA che lo sostituì.
Ma senza divisa. Era LucianoTibaldi, arbitro (genoano) che fece un ottima prestazione.
Eccolo immortalato, nella foto centrale, in una sbiadita foto sul giornale La Gazzetta del Lunedì. Che tempi!
Franco Ricciardi