Elegante nella divisa e con gli abiti del fashion partner Barbati, ritratto nella sede cinquecentesca del Genoa a Villa Rostan. Tra affreschi di pittori che inducono a posizionare il muso all’insù. O a indirizzare lo sguardo verso le pareti. Per Goran Pandev, mister triplete, istituzione del calcio macedone e artista del pallone, la partita con la Lazio evoca soprattutto bei ricordi. Certi pruriti ormai sono stati macinati dalla macchina del tempo. In un’intervista di quattro pagine su Sportweek, ‘Goghi’ ha parlato della soddisfazione nel vestire la maglia del club più antico in Italia e dell’esperienza vissuta in biancoceleste.
Anni importanti per lui che ha segnato in Serie A 82 gol in 387 partite. Il primatista di presenze nel massimo campionato, all’interno della rosa di un altro eccellente ex, mister Ballardini, seguito da Marchetti con 232. “La Lazio mi ha fatto crescere, mi ha fatto giocare nelle partite importanti, con la Lazio ho esordito in Champions League. Poi per la questione del rinnovo del contratto il rapporto si è rotto… ora quando torno la gente mi fischia e mi dispiace, perché fino a quando sono rimasto lì ho dato il cento per cento. Delio Rossi è stato il primo a credere in me. Mi schierava dappertutto, pur di farmi giocare. E’ un tecnico ideale per i giovani”.