Una montagna troppo alta da scalare, anche per chi nella fatica si esalta. Come all’andata il Parma vince sfruttando le frecce al proprio arco, tra cui un Cornelius abbonato alle triplette. Il Genoa punta alla trasferta di Brescia per cercare riscatto. “E’ stata una partita strana in cui abbiamo messo in mostra un possesso sterile. Abbiamo faticato ad essere aggressivi e attaccare gli spazi, a essere corti, mantenere le distanze e alzare gli esterni. Sono mancati gli appoggi per le uscite e abbiamo finito per esporci alle ripartenze degli avversari. Dal punto di vista nervoso il Parma aveva già superato l’esordio e ha incanalato il match sul suo territorio preferito. Nel secondo tempo abbiamo cercato di cambiare qualcosa, senza trovare però varchi per esaltare le nostre caratteristiche. Non c’è tempo ora di rammaricarci. Dobbiamo metterci sotto e farci trovare pronti per la prossima. Lavoriamo per riprendere da dove eravamo rimasti. La capacità di una squadra deve essere adattarsi alla situazione contingente. Ogni partita è una opportunità, sarà una battaglia da qui alla fine. Le condizioni di Criscito vanno valutate. Abbiamo preferito non rischiare Sanabria alle prese con un affaticamento”.