Ma quant’è bello affrontare la vita con il sorriso? Un compagno di viaggio che manca mai, bontà sua, splenda il sole o piova a dirotto, quando compare Pedro Pereira. A 20 anni il laterale destro portoghese ha maturato già esperienze significative. Con la perla di quattro titoli conquistati in campo nazionale con la maglia del Benfica. Quattro come il numero di allenatori avuti in Italia: Ballardini, Giampaolo, Montella, Zenga. E’ tempo per pensare di ritagliarsi un ruolo da protagonista. E superare il primato di presenze, 13, accumulate in un singolo campionato.
Dopo la manita rimediata con il Sassuolo, uno schiaffo mal digerito, ecco un’altra emiliana che si appresta a ‘fare le carte’ al Genoa, in campo con le maglie celebrative del 125° anniversario. “E’ meglio se gli errori emergano all’inizio piuttosto che più avanti. Abbiamo rivisto le immagini e gli aspetti su cui lavorare. Metabolizzare gli sbagli vuol dire presentarsi alle prossime partite più preparati. Con il Bologna, squadra competitiva nonostante l’avvio così così, sarà importante partire subito forte. Se riusciremo a esprimerci sul piano collettivo, sarà più facile esprimere il nostro calcio”.
Dopo l’interruzione per le partite della Nazionale italiana, l’ultima proprio ieri nella sua Lisbona, c’è voglia di lasciarsi alle spalle la sosta e ributtarsi tra le onde di adrenalina, che sprigionano gli incontri di Serie A Tim. Le amichevoli lasciano il tempo che trovano. Sono utili riempitivi. “Sentiamo fiducia e calore intorno a noi. Avere i tifosi vicini vuol dire tanto. Ti aiutano a superare i momenti difficili, ti spingono a oltrepassare i limiti. Con l’ambiente unito è più facile vincere le partite. Quasi diciottomila abbonati sono un grande risultato. Il Genoa è una squadra molto amata”.