E vai con il prossimo saloon. Più che porte girevoli, spalancate. Grandi come case. Ecco come le vede il capocannoniere della Serie A. E’ un periodo magico per Kzysztof Piatek. Polonia, terra di papi. E attaccanti. Con l’aria di possedere altre munizioni nel cinturone. Un repertorio multi rifornito. Contando i gol tra Coppa Italia e campionato, l’unico bomber, nelle cinque maggiori leghe europee, ad aver raggiunto la doppia cifra. “Sono contento per le vittorie, più che per i gol. Il merito va ai compagni che producono le condizioni per essere pericoloso”. Il giorno dopo la vittoria con il Chievo, al Centro Signorini, nessuna concessione ai trionfalismi. Dritto per la sua strada. Nel mirino altre occasioni.
E’ sempre “venerdì”. Come dice il suo cognome. Null’altro che la traduzione letterale. Dal lunedì alla domenica. Non c’è giorno in cui non vada a segno, non fiuti le circostanze per far brillare tiri al fulmicotone. “Ringrazio per le dimostrazioni. Mi fa piacere, non lo nego, essere entrato nella storia di un club come il Genoa, il più antico in Italia, in un tempo così breve”. Mai nessun attaccante del Grifo aveva timbrato la porta in tutte le prime cinque giornate. “Tocca a noi portare in trasferta la mentalità che dimostriamo con più continuità davanti al nostro pubblico. Per ora ci siamo riusciti solo a sprazzi. Vuol dire che dobbiamo dare qualcosa in più a livello di atteggiamento di squadra”.