Tanta solidarietà in ambito istituzionale all’assemblea di Lega. Intercettato dai giornalisti all’uscita, il presidente Preziosi ha ribadito la propria indignazione, condivisa da tutta la società, per l’inqualificabile striscione comparso sabato allo stadio.
“Ne ho già parlato in maniera approfondita. Penso che certe cose siano inammissibili in un Paese civile e mi chiedo come certi striscioni, tra l’altro così voluminosi, possano entrare allo stadio. Che sistema è? La Digos sta indagando sull’episodio. Spero di avere presto delle risposte, più che altro per capire e far sì che questo malcostume cessi. Non per fare vittimismi. E’ solo che certi eccessi sfiorano la vergogna.
Davanti ad atti discriminatori, razzismo, striscioni con offese personali è giusto interrompere il gioco sino alla loro rimozione. A volte sembra che lo stadio sia una zona franca in cui venga tollerato un po’ tutto, è un fenomeno che dura da troppi decenni. Occorrerebbe il coraggio di dire basta.
Al di là che il 100% della tifoseria possa contestare il mio operato, so che non è nei sentimenti dei genoani condividere striscioni che augurino la morte od offendano me e la mia famiglia. Più che combattere e denunciare non posso fare”.