L’effetto della sorpresa dentro l’uovo di Pasqua. Non per chi conosceva le falcate sprigionate in Argentina. O per chi si annotò il nome nelle apparizioni al ‘Viareggio’ con la maglia del Belgrano. Bozzolo di farfalla che lavorava per spiccare il volo. “Sono contento di aver esordito contro la Juventus, ed essere riuscito ad aiutare la squadra” sospira Cristian Romero. Vent’anni di salute, difensore centrale. Cervello, gambe. E un’eleganza naturale insinuata nel dna calcistico. “Posso giocare al centro o sulla destra. In Italia, al Genoa, posso migliorare. Devo crescere ancora. Il livello del campionato, la bravura dei tecnici, la tattica esasperata. Il tempo gioca a favore…”.
L’effetto di un gancio diretto in una sfida di boxe. Con quella faccia d’angelo un po’ così, chi l’avrebbe detto della passione per l’arte nobile? Quella che viene su dai marciapiede. Dalla voglia di mangiarsi la vita. A Torino ha stupito tutti. “La boxe mi piace vederla in tv. Il debutto al Ferraris? Spero di esordire in casa. L’approccio all’Udinese dovrà essere uguale a quello con la Juventus. La Serie A è piena di grandi giocatori, l’Udinese ha attaccanti bravissimi. E’ un’occasione importante da sfruttare. Ogni partita è una battaglia e il risultato non è mai scontato. Sto vivendo una bellissima esperienza e ringrazio tutti per l’aiuto che mi è stato dato dal primo giorno”.