Sturaro suona la carica in vista del big match in programma al San Nicola di Bari per il Genoa. a Santo Stefano.
“Al termine della partita con il Sudtirol ci siamo ritrovati in 3-4 abbracciati, poi si sono aggiunti altri compagni e alla fine abbiamo deciso di chiamare tutti. Ci siamo parlati, abbiamo detto che l’atteggiamento messo in campo era quello giusto, che noi eravamo quelli che avevano vinto la partita 2-0. Poi, siccome siamo molto scaramantici abbiamo deciso di farlo anche nelle partite successive. In realtà, anche rispetto a quello che magari la gente pensa, perché noi vediamo e sentiamo un po’ tutto, il nostro gruppo è sempre stato molto unito. Ci sono ragazzi, forse poco citati e acclamati, che sono fondamentali perché disponibili e pronti a sacrificarsi. In una squadra se hai giocatori meno contenti e anche ora ci sono perché è una cosa normale, fa parte del calcio, ma che hanno l’intelligenza di remare nella stessa direzione incitando i compagni e garantendo l’intensità degli allenamenti è importante. A volte ci diciamo che il gruppo è troppo unito, in fondo qualche momento di nervosismo potrebbe essere anche positivo”.