Il Genoa, i Genoani. Il sole, lo stadio. Gli ingredienti per vivere una domenica a tinte forti. Prendendo spunto dalla colonia di grifoni che vivono in Friuli, tra le più numerose in Italia. Concentrazione. Ma anche leggerezza. A meno di 24 ore dalla gara, mister Davide Ballardini scruta il tempo e lo detta ai suoi. Non sono le defezioni a rovinargli la vigilia.
“Ripartire dall’atteggiamento, la personalità del secondo tempo di Torino. Con la determinazione di fare bene, per mettere in difficoltà gli avversari. Questo è ciò che vogliamo fare. L’Udinese non è mai stata in fondo alla classifica. Rispetto alla nostra, sono situazioni diverse. E’ una squadra con grande forza, fisicità, qualità in tanti giocatori. Un ottimo gruppo. Forse non andava benissimo prima a livello di aspettative, ora stanno rispettando i piani. Possiamo opporci puntando sulla compattezza, concedendo pochi spazi, aiutandoci l’uno con l’altro. Nei duelli diretti hanno giocatori che ti mettono in difficoltà. A maggior ragione occorre il sostegno del compagno, del reparto, della squadra per limitarli e giocare le nostre carte. Da quando sono qua abbiamo sempre detto che ogni gara è importante. Le gare meno sono quelle che abbiamo giocato. La più importante è quella di domani”.
Non ci sarà Giuseppe Rossi. Uno che da solo vale il prezzo del biglietto. Non è stato convocato Pietro Pellegri destinato a cambiare maglia. “Giuseppe è il gioco del calcio. Lo aspettiamo al più presto, ci divertiamo troppo a vederlo in allenamento. Quanto a Pellegri c’è da congratularsi, davvero tanto, con chi lavora nel settore giovanile. Sono davvero bravi. Ogni anno mettono in prima squadra elementi molto interessanti. Va sottolineato. Ci sono altri giovani che si stanno affacciando alla ribalta, guai però a fare nomi. Pellegri è un ragazzo che ha enormi potenzialità. Basta che resti tranquillo, si alleni bene, sia in salute: è proiettato a una grande carriera. Pereira non è tesserato, quindi non è convocabile. Medeiros ha fatto appena tre allenamenti. La sensazione è che abbia qualità, ma non sia ancora al livello atletico dei compagni. In attacco comunque abbiamo diverse soluzioni, come la possibilità di cambiare in corsa, a seconda degli sviluppi. Tornando all’Udinese è una squadra che ci assomiglia. Serve una partecipazione totale, una presenza costante. La voglia di essere al posto giusto nel momento giusto. Non possiamo smettere di ragionare da squadra”.