Romulo: “il mio gol dedicato a mia moglie Pamela”. Lasagna: “Abbiamo ripreso il cammino”. Fine gara leggermente amaro per il Genoa in questa gara casalinga con l’Udinese. A fine partita negli spogliatoi il primo ad arrivare è il difensore Biraschi, sicuramente tra i più positivi della squadra rossoblù.
“Dobbiamo partire dal presupposto che abbiamo fatto una bella partita – esordisce Biraschi – e sicuramente per noi è un punto importante, anche perché eravamo rimasti in dieci.
Cerchiamo di guardare quindi il bicchiere mezzo pieno… e concentrandoci già su mercoledì: giocare a San Siro contro il Milan sarà dura, durissima, per questo già da stasera dobbiamo pensare questa partita”.
Nel secondo tempo sembravate un pò scarichi…
“Scarichi non direi, forse, anzi sicuramente ci siamo troppo abbassati… non so perché; a tratti non riuscivamo a ripartire. Occorre anche considerare che l’Udinese in avanti ha dei giocatori di assoluta qualità, come De Paul e Lasagna. Noi stiamo acquisendo partita dopo partita una mentalità vincente, ed il punto conquistato con la Juventus lo dimostra. Con l’Udinese era durissima e lo sapevamo, anche perché erano reduci da quattro sconfitte consecutive”.
Come ti sei trovato con Romero, un ragazzo giovane ma già con una notevole grinta…
“Romero ha fatto un gran gol, e purtroppo subito dopo è stato espulso. È un ragazzo del 1998, ha sicuramente grande qualità; dove soltanto migliorare e con più esperienza avrà tutte le qualità sicuramente per fare una grande carriera”.
Forse fisicamente non siete ancora abituati al gioco di Juric…
“Si, probabilmente è così, dobbiamo alzare un poco l’asticella; il nostro gioco può essere molto redditizio, ma sicuramente spendiamo molto, visto che occorre giocare uomo contro uomo a tutto campo. Dobbiamo oliare i meccanismi, ma poi saremo ok!”.
Dopo Biraschi in sala stampa arriva Kevin 10 Lasagna, autore del secondo gol bianconero e del pareggio finale.
“Siamo soddisfatti per questo punto – dice Lasagna – anche forse potevamo sul finale di gara osare un pò di piu, ma su questo campo è sempre molto difficile. Quindi un punto prezioso, che interrompe una serie negativa che sembrava senza fine. Nel primo tempo non eravamo in partita, poi nell’intervallo il mister ci ha catechizzato a dovere e siamo riusciti ad imporre il nostro gioco. Ora pensiamo alla gara con il Milan di domenica prossima”.
Ultimo ad arrivare in sala stampa è il centrocampista rossoblu Romulo, che analizza così la partita: “Noi volevamo i tre punti, abbiamo soltanto pareggiato ma può andare anche bene visto che eravamo rimasti in dieci contro undici.
Adesso ci aspetta un ciclo molto difficile con Milan, Inter, Napoli, e quindi il derby con la Sampdoria. Dobbiamo in queste partite essere concentrati al 100%, o anche di più! Con la Juve abbiamo dimostrato che possiamo lottare alla pari con tutti. Gia mercoledì con il Milan battaglieremo con tutte le nostre forze per ottenere punti. Tornando alla grande di oggi, nel primo tempo abbiamo fatto molto bene, mentre ad inizio secondo tempo forse abbiamo gestito troppo invece di cercare il gol della sicurezza. Loro hanno creato una superiorità sulle fasce che poi è stata determinante. Abbiamo capito che a noi un gol non basta: dobbiamo assolutamente cercare il raddoppio. Ricordiamo però che l’Udinese specialmente nel secondo tempo ha fatto un’ultima ottima gara”.
Il tuo primo gol con la maglia del Genoa… una dedica particolare?
“ Il gol non poteva arrivare in un giorno più giusto! Lo dedico a mia moglie Pamela, visto che oggi festeggiamo nove anni di matrimonio. Pamela per me è una persona fondamentale, pensate che stiamo insieme da quando lei aveva 14 anni! Oggi era in tribuna a tifare per me. Stiamo insieme da 12 anni! Devo ringraziare Dio che mi ha fatto incontrare mia moglie, che mi ha sempre sostenuto anche nei momenti più difficili”.
Sul rigore tutti aspettavano dal dischetto Piatek…
“Eravamo d’accordo che quest’oggi in caso di rigore avrei battuto io, e nel nel caso di un secondo tiro dal dischetto avrebbe tirato Mimmo (Criscito, ndr). A proposito di Piatek, noi dobbiamo dare più palle al nostro centravanti, cosa che oggi non è successa troppo volte; lui è fortissimo, dobbiamo servirlo di più perché sotto porta è implacabile. Contiamo anche su di lui per questo ciclo di quattro partite che ci aspettano!”.
Franco Ricciardi