Il Genoa torna ad affrontare il Venezia 16 anni dopo quell’incrocio in serie B diventato famoso come il match della “valigetta” e del caso Maldonado.
Ripercorriamo insieme quegli eventi che tornano alla ribalta alla vigilia della sfida di oggi, stavolta in serie A e con ben diversa posta in palio.
L’11 giugno il Genoa aveva ospitato il Venezia nell’ultima sfida di campionato. La partita era un atto più formale che pratico. I lagunari erano già retrocessi. Al Genoa serviva una vittoria per salire direttamente in Serie A dopo nove anni di assenza. Sull’erba di Marassi finisce 3-2. Il Grifone ha centrato il suo obiettivo. Almeno per qualche ora. Il 14 giugno una macchina viene fermata a Cogliate. Dentro c’è Giuseppe Pagliara, un dirigente del Venezia. La perquisizione del veicolo è scrupolosa. Ma non basta. I carabinieri vogliono aprire anche una valigetta Carpisa che si trova a bordo. Dentro ci trovano una busta gialla. Con 250mila euro. In contanti. Oltre a un modulo per la cessione di Maldonado. La faccenda è piuttosto strana. Così i carabinieri iniziano a mitragliare una domanda dopo l’altra. Pagliara risponde di aver ceduto il giocatore al Grifone. E che quei soldi erano l’anticipo per chiudere l’affare. Gli inquirenti non sono convinti. Ascoltano le intercettazioni. E si convincono di trovarsi davanti a un illecito sportivo, a un tentativo di combine. È l’inizio di un processo lunghissimo che si concluderà nel 2012 con una condanna a 4 mesi per frode sportiva. Ma intanto il Genoa è retrocesso in C1.