Buona pure la seconda nel rodaggio austriaco dopo i nove gol ai valligiani del Fc Stubai. Contro il team di giovani schierati dal Fc Wacker Innsbruck, dotato di fisicità e più avanti nella preparazione, Andreazzoli ruota gli effettivi smarcando un’altra tappa nel percorso di crescita. In mezzo al travolgente entusiasmo dei bimbi del Mountain Camp, l’occasione per mettere altri minuti nella gambe. Manovra sciolta, pochi rischi, pericolosità costante. La prima frazione riflette l’immagine di meccanismi che funzionano già in questa fase di messa a punto, da tarare sulla differenza di valori. Dopo il palo colpito in apertura da Lerager, il tetto avversario crolla sotto le incornate imperiali di Favilli e Sanabria. Hiljemark recita da assistman calibrando due cross con il contagiri. Le giocate in regia di un ispirato Pandev regalano una fonte in purezza a cui abbeverarsi. Gli interventi risolutivi di Kofler, il montante su un rasoterra al fulmicotone del subentrato Kouamè, impediscono al punteggio di assumere proporzioni maggiori e gratificare così le numerose opportunità prodotte in zona gol. A sorvegliare da ultimo uomo la sicurezza di Jandrei quando chiamato in causa.
Settembre è lontano. Il Genoa però vendemmia nel secondo tempo azioni fluide, presentandosi con regolarità nei sedici metri. Bastano tre minuti a Pinamonti per estrarre il succo e depositare nel sacco, dopo un dribbling al portiere. Sugli esterni i nostri sfondano a ripetizione. Gumus è una spina nel fianco dei neroverdi, che si salvano su una strepitosa sforbiciata dell’ex Inter, a caccia del bis, fuori di un metro. L’attaccante tedesco, naturalizzato turco, giostra da trequartista sprigionando fantasia e realizzando dopo un gioco di gambe che manda all’aria i difensori. In panchina il mister osserva e immagazzina indicazioni. Ancora Pinamonti ed è doppietta personale. Su un taglio di Ghiglione spunta proprio la chioma bionda per il tap-in. Il pubblico apprezza e si spella le mani scandendo i realizzatori, sugli inviti in fasce di una speaker d’eccezione. Una bambina genoana. E fanno tre per Pinamonti a cui Kouamè offre di testa, su un vassoio d’argento, la seconda tripletta in due partite. Olè. Un attaccante di razza che viaggia a briglia sciolte. Gumus fa ciò che vuole e segna il settimo con un blitz da urlo. Termina così (7-0).