“Ieri il Pd ha voluto essere nelle piazze e nelle strade, anche a Genova, per dire no alla finanziaria del Governo. E per illustrare ai cittadini le sue proposte per la crescita e lo sviluppo. Erano distribuiti in tutta la città, da Voltri a Nervi, i presìdi e i volantinaggi che, nel corso della giornata, hanno visto volontari, militanti ed eletti, materiale alla mano, fermare ed incontrare i genovesi davanti ai negozi e ai principali punti di ritrovo. E cogliere l’occasione per discutere insieme di cosa non va nei provvedimenti del governo e di cosa invece andrebbe fatto, anche in tema di legge di bilancio”.
Lo ha dichiarato il consigliere comunale e segretario provinciale del Pd Alberto Pandolfo.
“Al di là da come è stata approvata, esautorando in pratica il Parlamento dal suo ruolo – ha aggiunto Pandolfo – questa finanziaria è dannosa per i suoi contenuti. Per l’ormai noto e vergognoso condono fiscale a beneficio degli evasori, per quel taglio di 1 miliardo di euro agli investimenti, per l’aumento di 7 miliardi di euro di tasse alle imprese, per l’aumento di 1 miliardo di euro delle tasse locali (IMU, TASI e IRPEF), per il taglio alle pensioni di 1.200 euro, per il raddoppio delle tasse per il volontariato e il contemporaneo taglio a ricerca, cultura, editoria, per il taglio ai trasporti con 2,3 miliardi di euro in meno alle Ferrovie.
Tutti i segretari di Circolo e i volontari, impegnati in questa mobilitazione, mi hanno raccontato dell’interesse dei passanti ad ascoltare e confrontarsi. Rispetto all’operato della maggioranza giallo-verde sono molti i nodi emersi che preoccupano fortemente i cittadini, specie in termini di tagli alle pensioni, ai servizi, di aumento delle tasse locali. Ricordiamo anche che in questa finanziaria non sono previsti i finanziamenti alla zona arancione, coinvolta nel tragico crollo del Ponte Morandi“.
Nelle piazze e nelle strade genovesi ieri il Pd ha illustrato le sue proposte “a partire dalla diminuzione dell’imposizione fiscale per le imprese che assumono per arrivare all’entrata in vigore dell’imposta sul reddito d’impresa al 24% per le piccole e medie imprese e le ditte individuali. Nell’ambito del welfare, il Pd propone di potenziare il reddito di inclusione o rendere permanente l’Ape Social. Nel settore degli investimenti, si chiede il ripristino dell’iperammortamento e del credito di imposta per ricerca e sviluppo, l’estensione di Impresa 4.0 all’agricoltura, il ripristino di Italia Sicura con un investimento di oltre 3 miliardi di euro”.
“Al termine della giornata di mobilitazione – ha sottolineato Pandolfo – tracciamo un bilancio positivo, di dialogo e contatto diretto con le persone. Ci organizzeremo per tornare presto nelle prossime settimane a incontrare i cittadini, consapevoli di quanto questa sia la strada giusta per rafforzare il legame con la società e gli elettori.
Naturalmente non dimentichiamo la bella piazza di Torino. Il 10 novembre, quando si riempì Piazza Castello, ero lì per dire sì alle infrastrutture e col cuore ci sono anche oggi.
La manovra economica contro cui abbiamo organizzato questa mobilitazione nazionale taglia 1 miliardo di investimenti, infrastrutture comprese. Ma le infrastrutture sono vitali per lo sviluppo e il contrasto all’isolamento, per un Nord Ovest e un Paese davvero competitivo. Avanti quindi col nuovo ponte sul Polcevera, con la Gronda, il Terzo Valico e nodo ferroviario. Genova e la Liguria su queste opere non possono arretrare di un millimetro per avere un futuro”.