“A luglio del 2019, avevamo presentato in Consiglio regionale un’interrogazione sulla situazione di stallo dell’acquisto a prezzi calmierati di case popolari per gli esuli italiani giuliano-dalmati, situazione più volte portata all’attenzione del M5S Liguria e Genova”.
Lo ha dichiarato la capogruppo regionale e candidata presidente Alice Salvatore (M5S).
“Dopo quasi sette anni dall’approvazione della l.r. 40/2012 – ha spiegato Salvatore – la possibilità di acquistare case popolari a prezzi calmierati per gli esuli giuliano-dalmati sembrava concretizzarsi.
Si tratta di un diritto sancito per legge ma ostinatamente rimandato dalla Giunta Bucci nonostante nel 2016 avessimo sbloccato la situazione regionale (anch’essa in stallo prima del nostro intervento): la scorsa estate si seppe che finalmente quegli appartamenti potevano essere acquistati dalle famiglie dei profughi e che non sarebbe stata disapplicata la normativa regionale vigente.
Per far rispettare la legge, siamo dovuti intervenire sulla questione sia io che l’assessore Scajola, entrambi discendenti di famiglie vittime dell’esodo dalla Venezia Giulia.
Come M5S Liguria e Genova, ci siamo battuti affinché la Giunta regionale e comunale capisse come negare questo diritto violava non solo la legge regionale ma anche la normativa nazionale di riferimento sui profughi.
In Comune, però, apprendiamo che continua ostinatamente il muro di gomma della Giunta Bucci. L’assessore Piciocchi persevera nel prendere (e perdere!) tempo. A suo dire, mancherebbero le valutazioni sull’effettivo valore degli immobili da parte di ARTE.
Uno stallo vergognoso. E’ ora che ai giuliano-dalmati sia riconosciuto il loro diritto. Che allevia, seppur in minima parte, i torti subiti a seguito di una delle pagine più drammatiche della storia italiana”.
Come M5S, siamo vicini agli esuli giuliano-dalmati che l’altro giorno in consiglio comunale hanno protestato con uno striscione contro Bucci e Piciocchi accompagnati dal consigliere municipale M5S Massimiliano Lucente”.